Svolta nel mondo del calcio: dal 2026 ai Mondiali giocheranno 48 squadre. I primi giochi a non avere più 32 formazioni saranno quelli del Qatar.

La proposta del presidente Fifa, Gianni Infantino, è diventata realtà. A far sapere al mondo intero la decisione del consiglio della Federazione è stata la stessa Fifa dal suo account Twitter. Non solo. Ha anche specificato la divisione dei turni: saranno sedici gruppi, o gironi, composti da tre squadre ciascuno. A passare sarebbero le prime due, per poi proseguire con l’eliminazione dai sedicesimi in avanti. Una programmazione che permetterebbe di evitare accordi illegali prepartita, i cosiddetti “biscottoni”, contratti tra due squadre che entrambe, avendo bisogno di punti, acconsentono a un pareggio finale. Per evitare il problema, la proposta di Infantino ha abolito i pareggi nella fase finale a gruppi a favore di un ricorso ai rigori dopo il 90′ in caso di parità. Una scelta che ha visto un precedente nei Giochi Mondiali del 1982, quando l’Algeria venne danneggiata dall’intesa fra Germania Ovest e Austria (1-0).

La scelta della suddivisione in 16 gruppi da 3 non ha solo motivazioni organizzative, ma anche economiche. Secondo uno studio svizzero il valore commerciale di un Mondiale con 48 team aumenterebbe a 630 milioni di dollari, superando gli attuali 605 previsti con Russia 2018. I calciatori potrebbero giocare sempre sette partite e la durata della competizione rimarrebbe fissa a 32 giorni.

Ultimo nodo cruciale riguarda gli slot, cioè i posti assegnati ad ogni continente. Il progetto Fifa prevede che l’Europa ne abbia 16, l’Africa 9,5, l’Asia 8,5, il Sudamerica 6,5, il Nordamerica 6,5 e l’Oceania 1. Una scelta che vedrebbe una riduzione del ruolo europeo, dall’attuale 41 per cento con 18 al 38 per cento con 16. Ma Infantino ricorda che l’allargamento è stato pensato per permettere di crescere a chi, al momento, è ancora “piccolo”. Uno smacco che non sembra aver infastidito l’area europea che chiede garanzie nel mettere a punto gli ultimi dettagli. Infatti, mancano alcune precisazioni della Fifa per quanto riguarda il nuovo ranking (la classifica delle nazionali che sarebbe la base su cui formare gironi più equilibrati possibili): trimestrale, senza amichevoli, nuovi coefficienti.