La crisi di nervi dopo il rigore sbagliato. Le mani sul volto per coprire l’amarezza dopo la batosta. Per Milan e Inter la 12esima giornata di campionato è tutta da dimenticare. I rossoneri hanno perso 2 a 1 contro la Juventus a San Siro. I nerazzurri 4 a 1 contro l’Atalanta a Bergamo. E i volti di Higuain e mister Spalletti raccontano che per la Milano del Calcio c’è ancora tanto lavoro da fare.

La più forte- Il Flop del Milan a San Siro contro la Juve, la prima in classifica, è stato l’epilogo di una settimana di infortuni che si sarebbe potuta risollevare solo con una vera e propria impresa.
La Juve che già l’anno scorso aveva vinto al Meazza proprio con due gol di Gonzalo Higuain, interrompe la striscia di tre vittorie della squadra di Rino Gattuso. Ma la differenza l’ha fatta ancora una volta il Pipita, che prima ha sbagliato un calcio di rigore e poi si è fatto espellere per proteste.

Troppa differenza – “Vorrei fossimo più bravi tecnicamente. Ci vuole più coraggio” ha detto il tecnico del Milan Gennaro Gattuso. Ma oltre il coraggio forse, servirebbe altro. Per Mario Sconcerti, Corriere della Sera, investimenti e programmazione. “L’abitudine e la forza della Juve ha permesso agli altri di abbassare la propria qualità incassando gli stessi soldi e aumentando i profitti”, scrive il giornalista. Il riferimento è all’acquisto di Cristiano Ronaldo e di altri campioni bianconeri, che hanno permesso di stipulare ricchi contratti televisivi di cui beneficiano tutti. Anche Milan e Inter che da anni però non sono più vicine al livello dei bianconeri.

Flop Inter – I nerazzurri invece crollano sotto la pioggia di Bergamo contro l’Atalanta, e il pranzo domenicale rimane indigesto ai tifosi dell’Inter. L’Atalanta senza freni guidata da Gian Piero Gasperini non si ferma neanche contro la terza in classifica. Le accuse del popolo interista sono state dure e hanno investito le scelte del mister rispetto ai cambi di Perisic, Politano e Martinez. Forse stancata dal pareggio in Champions con il Barcellona, l’Inter non è riuscita a ricaricare le batterie a sufficienza o forse ha sottovalutato le quattro partite consecutive vinte dalla Dea, che è volata in vantaggio fin dal nono minuto.

Una sconfitta pesante-  La prestazione da dimentica dell’Inter brucia al mister Spalletti che si dice amareggiato e chiede di fare silenzio di fronte ad un risultato che lascia poco spazio alle giustificazioni:”Perdere mi distrugge, ma l’Inter conosce la sua direzione”. Arriva anche il rimprovero ai suoi giocatori: ” In cinque giorni uno si rimette a posto sia dal punto di vista fisico che mentale “, ma come sottolinea Gianni Mura su La Repubblica, “nonostante i numeri non sono tutto, 16 conclusioni lasciate in 45′ agli avversari sottolinea un’inferiorità ai confini della nullagine”

Milano quindi piange e aspetta di rifarsi già a partire dalla 13° giornata. L’Inter ospiterà il Frosinone. Il Milan se la vedrà a Roma con la Lazio. Due partite da vincere per mantenere vivo il progetto della Champions League.