Quando Verstappen va al “max” non ce n’è per nessuno. Il campione del mondo in carica ha vinto il gran premio di Miami, rimontando dalla nona posizione in griglia. Una prova di forza soprattutto nei confronti dell’altro pilota della Red Bull, Sergio Perez, che partiva dalla pole position e sperava di diventare per la prima volta in carriera leader del mondiale. Dietro di loro l’Aston Martin di un ottimo Fernando Alonso, per la quarta volta su cinque gare a podio. Male la Ferrari, quinta con Carlos Sainz e settima con Charles Leclerc.
La rimonta – Dopo una qualifica deludente, a causa di un suo errore e della bandiera rossa causata dall’incidente di Leclerc, Verstappen ha corso una gara perfetta. L’olandese è partito con la gomma dura e, dopo aver perso una posizione al via, ha superato 8 avversari in 16 giri. Perez ha provato a rispondere, fermandosi prima per montare un nuovo set di gomme, ma non è bastato. Dopo la sosta, Verstappen si è ritrovato a poco più di un secondo dal messicano, non lasciandogli scampo. Il campione del mondo in carica ha vinto la terza gara stagionale, la trentottesima in carriera, e ha aumentato a 14 punti il suo distacco in classifica dagli inseguitori.
Sentimenti opposti – «È stata una bella gara: sono rimasto fuori dai guai all’inizio, poi ho avuto un gran premio pulito», ha affermato Verstappen, «credo che rimanere a lungo fuori con le gomme dure abbia fatto la differenza. Alla fine ho avuto una breve lotta con Perez, ma tutto è stato molto corretto e questo è l’importante». La gioia dell’olandese si contrappone alla delusione del compagno di squadra, che ha optato per una strategia opposta rispetto a quella di Verstappen e si è dovuto accontentare del secondo posto: «Inizialmente le gomme medie erano davvero scarse, peggiori del previsto. Il primo stint ha compromesso gran parte della mia gara. Onestamente, penso che Max abbia avuto un passo incredibile con la gomma dura e devo analizzare cosa è andato storto perché semplicemente non avevo ritmo».
Delusione Ferrari – Il weekend in Azerbaigian aveva illuso la scuderia di Maranello di aver risolto i problemi che da inizio stagione tormentano i piloti, ma così non è stato. Il degrado delle gomme continua a compromettere le prestazioni della Ferrari, che ha terminato la corsa a più di 40 secondi dalla Red Bull. Ad allarmare sono soprattutto le parole di Sainz, che non si spiega come mai la rossa sia performante in qualifica e lenta in gara: «Siamo in una situazione in cui dobbiamo provare tante cose, non capiamo come mai fatichiamo così tanto. Da qui alla Spagna cambieremo diversi setup per vedere se riusciamo a migliorare il nostro passo gara». Parole condivise anche da Leclerc: «Abbiamo una macchina che nelle condizioni ideali ha un buon feeling, ma appena ti allontani un po’ diventa complicata. Con le medie a inizio gara non riuscivo proprio a far girare la macchina. Serve una vettura più costante soprattutto in gara. È una situazione difficile perché in qualifica lotti, ma poi devi accettare di essere superato».