«Il prossimo anno per la Scuderia Ferrari sarà l’anno delle ripartenza da zero». Così, nell’ultima conferenza stampa del 2014, il presidente Marchionne aveva lanciato un messaggio di ottimismo per le Rosse. Le quattro giornate di test prestagionali a Jerez de la Frontera gli hanno dato ragione. Kimi Raikkonen nella giornata conclusiva di mercoledì 4 febbraio ha stabilito il miglior tempo (1.20.841, 105 giri), scavalcando quello di Sebastian Vettel di lunedì (1.20.984, 60 giri).
I risultati positivi tuttavia non si riducono ai dati o ai giri. C’entrano piuttosto con una strada che la scuderia di Maranello deve costruire daccapo, dopo un cambio dei quadri, le ferite delle sconfitte, un morale da risollevare. Le reazioni dello staff e dei piloti rispecchiano proprio questo contesto: soddisfazione mista a prudenza, fiducia nei dati ottenuti ma sguardo rivolto al futuro. Prima di tutto al campionato mondiale che si apre il 15 marzo.
«Sono soprattutto contento che il gruppo abbia ritrovato motivazione e spirito di squadra», ha detto Maurizio Arrivabene, nuovo manager della gestione sportiva. Che poi aggiunge: «I nostri avversari non hanno mostrato in questi giorni le loro vere potenzialità in termini prestazionali. Credo che il nostro e il loro vero valore lo scopriremo solo nell’ultima sessione di test a Barcellona». Nella città spagnola, dal 20 febbraio, ci sarà la nuova quattro giorni di prove al Circuit de Catalunya.
I piloti ferraristi Raikkonen e Vettel mantengono la stessa linea di equilibrata fiducia. «Rispetto alla vecchia monoposto, va molto meglio. Abbiamo ancora tante cose su cui lavorare e altre da migliorare ma la squadra ha fatto un buon lavoro in inverno», ha commentato il finlandese. Anche per Vettel quello del circuito andaluso è un buon punto di partenza: «È tutto diverso, anche la filosofia della monoposto, rispetto a come ero abituato. I tempi sul giro per adesso non sono importanti, il migliore l’ho ottenuto con pneumatici a mescola media, ma il paragone dovremo farlo ancora una volta con la Mercedes».
Il campione del mondo Lewis Hamilton è arrivato terzo, con un distacco di 1″331 da Raikkonen, dopo la Sauber, motorizzata Ferrari. La Mercedes resta l’avversario con la “a” maiuscola, da temere ancora. «Sono molto veloci, spero solo che lo siano meno dell’anno scorso», è l’auspicio di Vettel dopo il successo di Jerez, primo tratto di una strada tutta in salita.
Marta Latini