È tutta una questione di numeri. E di trasparenza. Il post Montecarlo ha portato, oltre alle ormai consuete riflessioni del team Ferrari, un nuovo “scandalo gomme” in casa Mercedes. E sembra proprio che la FIA aprirà un’inchiesta dopo la quale “potrebbero essere inflitte penalità”.
Il sito Autosport ha rivelato che la scuderia tedesca, dopo il Gp di Spagna, avrebbe fatto 1.000 km di prova sulla pista di Barcellona, su richiesta della Pirelli. Fin qui nulla di illecito. L’azienda di pneumatici può chiedere a turno alle scuderie di provare gomme nuove per migliorarne lo sviluppo. “Non è la prima volta che accade, abbiamo già fatto altre sessioni con diverse scuderie e non sanno che tipo di pneumatico stanno provando, oltretutto noi non rilasciamo informazioni sul prodotto”, ha spiegato Paul Hembery responsabile della Pirelli Motorsport.
Il problema però è che la Mercedes avrebbe girato con la vettura 2013, quando avrebbe dovuto usare quella del 2011. L’articolo 22 del regolamento sportivo obbliga a fare gli eventuali test con vetture vecchie di almeno due anni. E di fronte alla richiesta di chiarimento da parte di Chris Horner, team manager di Red Bull, la Mercedes ribatte che le uniche macchine funzionanti a disposizione erano quelle del 2013. Secca la risposta del fornitore di gomme: non è affar suo il tipo di macchina che le scuderie mettono a disposizione.
Ma Horner non ci sta: “La faccenda non è stata gestita in modo trasparente, e un test di tre giorni si è svolto con una vettura da gara su gomme che vengono usate anche per il prossimo Gran Premio”.
Maria Elena Zanini