Mezzo giro di pista, poi tutti fermi, e la macchina che torna a meccanici e ingegneri. È durato appena due minuti l’esordio della nuova Ferrari F14 T nella prima giornata dei test invernali di Formula Uno a Jerez in Spagna.
Dopo poche curve Kimi Raikkonen ha fermato la monoposto, è sceso ed è tornato in scuderia a bordo di un taxi, mentre la F14 T lo seguiva su un carroattrezzi. Il motore Turbo V6 si è spento poco dopo le nove e mezza di mattina con un suono simile agli scalcagnati sgusci di Guerre Stellari Episodio I, la Minaccia Fantasma.
«Verifiche in corso per motivi precauzionali», hanno scritto in un tweet gli uomini della Ferrari. Che sarebbe stato un primo giorno complicato era nell’aria già da tempo. «Non dobbiamo farci trasportare dall’emotività se ci saranno dei problemi nei primi test», aveva preannunciato Stefano Domenicali, dirigente sportivo della Ferrari. D’altra parte le dodici giornate di test invernali, iniziate il 28 gennaio nell’autodromo spagnolo in Andalusia servono proprio a rodare le vetture. Tant’è che pure Lewis Hamilton, il primo a scendere in pista, ha avuto problemi con la sua Mercedes e, intorno alle tredici, si è andato a schiantare contro le barriere del circuito, forse per un cedimento dell’ala anteriore della monoposto.
Altri piloti non sono scesi affatto. La Red Bull ha avuto «banali problemi durante la nottata» mentre anche la Force India di Perez si è fermata dopo pochi giri di pista. A due ore dallo stop, Kimi Raikkonen è tornato in pista. Cielo limpido, sei gradi la temperatura, aria umida. Il Mondiale di Formula Uno 2014 – 2015 si annuncia complicato per tutte le case automobilistiche, che sono state costrette a modificare l’assetto delle loro monoposto dopo il nuovo regolamento presentato dalla Formula Uno. Tra i limiti più difficili da rispettare c’è quello sui consumi di benzina: le vetture non dovranno consumarne più di 100 chili l’ora, circa il 20 per cento in meno rispetto all’anno passato.
Susanna Combusti