«Questo per me sarebbe il primo. Il mio primo Mondiale con la Ferrari». Le parole di Lewis Hamilton danno concretezza a ciò che sembra pervadere l’aria elettrica di Maranello dopo il suo arrivo. Il titolo del mondo è un obbligo in questa stagione, e la squadra composta dal sette volte iridato e dal “predestinato” Charles Leclerc è il modo che il team principal Frederic Vasseur ha scelto per coronare il ciclo tecnico iniziato ormai quattro anni fa. I primi passi mossi dalla Rossa alla 02 Arena di Londra lo scorso martedì 18 febbraio e il filming day del giorno dopo a Fiorano, hanno certificato quanto alto sia l’entusiasmo che circonda l’ambiente: «C’è sempre stata tanta attenzione attorno alla Ferrari. Con Lewis è esploso tutto, è normale – ha detto Leclerc alla Gazzetta dello Sport – sarà la sfida più dura della mia carriera, non vedo l’ora di iniziare». Sintonia tra compagni di squadra che si ritrova anche nelle parole del pilota inglese: «So come si sente un team vincente e in Ferrari abbiamo tutto per esserlo. Charles ha un futuro brillante davanti a sé e lavoreremo per assicurarci che la squadra si muova nella giusta direzione».

Il pilota inglese Lewis Hamilton alla presentazione del mondiale di Formula Uno a Londra
Solidità e entusiasmo – Le parole d’ordine di questi primi giorni sono senz’altro solidità e entusiasmo. Le dichiarazioni di Leclerc che ruotano intorno alla ritrovata compattezza del team («Saremo molto più solidi rispetto agli anni passati») fanno il paio con quelle di Hamilton che parlano di sogni da realizzare («Ho dormito solo due ore, voglio arrivare davvero pronto alla prima gara con la Ferrari») nella nuova scuderia. Un entusiasmo contagioso che ha portato moltissimi tifosi a Fiorano per il filming day – giornata dedicata alle prime prove su pista della nuova macchina per un totale di 200 chilometri di riprese da utilizzare a scopi promozionali – per ammirare il debutto di Hamilton alla guida della nuova SF-25 e il ritorno dell’ormai veterano Leclerc sul circuito di casa. L’obiettivo chiaro è quello di vincere entrambi i titoli in palio, il mondiale piloti e il mondiale costruttori, scappato lo scorso anno per un pugno di punti a favore della McLaren. La scelta di Hamilton si iscrive in un percorso ben preciso iniziato tre stagioni fa e volto a chiudere un periodo di digiuno lungo diciassette anni.
Una coppia da film – Era il 2007 quando Kimi Raikkonen, primo pilota della Ferrari al fianco di Felipe Massa, vinse l’ultimo titolo mondiale del Cavallino. Da quel momento, diverse scelte sbagliate e coppie teoricamente pronte a riportare la scuderia alla vittoria hanno impedito alla “marea rossa” di festeggiare un nuovo campione del mondo. Nel triennio 2015-2018 fu la volta della doppietta iridata Raikkonen-Vettel, il cui fallimento portò all’arrivo di Leclerc e alla nascita della nuova coppia con Sebastian Vettel nel biennio della pandemia. Dopo la partenza di Vettel, la cui avventura in Ferrari è stata deludente al punto da lacerare la pazienza dei tifosi, l’arrivo di Carlos Sainz, caratterizzato da tante difficoltà e il cambio tecnico alla guida del team. Dall’arrivo di Vasseur le strategie sono tornate ad avere una direzione precisa, culminata nell’arrivo di Lewis Hamilton successivo all’addio del turbolento Sainz, colpevole di diversi battibecchi con Leclerc. É da anni che l’attenzione intorno alla Ferrari non è così concretamente rivolta all’ottenimento dall’obiettivo che il Cavallino si prefissa ogni anno: vincere, e farlo senza dubbi di sorta.