L’ottantatreesima edizione dei Masters Tournament di golf hanno ritrovato il fenomeno che mancava da 14 anni. Il 14 aprile 2019, Tiger Woods ha trionfato ad Augusta, vincendo uno dei quattro tornei major, i più importanti della stagione del golf professionistico. La Tigre ha così conquistato l’ottantunesimo successo nel PGA – il circuito professionistico statunitense – il quindicesimo torneo del grande slam (l’ultimo nel 2008) e il quinto Masters (il primo nel 1997) della sua carriera.
Il trionfo – «È una delle vittorie più importanti e difficili della mia carriera. Certamente bellissima ed emozionante, arrivata davanti alla mia famiglia. Non potevo chiedere di meglio», così ha commentato a caldo Woods dopo aver chiuso un giro finale da vero campione, salendo di tono nelle ultime 9 e decisive buche. Il fuoriclasse americano ha effettuato il sorpasso decisivo alla buca 15 dell’Augusta National e ha chiuso a 275 (-13 colpi), uno di vantaggio sui connazionali Dustin Johnson, Brooks Koepka e Xander Schauffele, tutti secondi con 276 (-12). E due su Francesco Molinari, che solo nel finale ha ceduto nel duello con Woods, durato per tutto il torneo. Alla fine della competizione, come da tradizione, The Big Cat ha ricevuto la Green Jacket – il simbolo del torneo – dal vincitore della precedente edizione, Patrick Reed.
14 years after his last Masters victory, Tiger’s roar returns to Augusta. pic.twitter.com/AwFWljGPDL
— Masters Tournament (@TheMasters) 15 aprile 2019
Il ritorno della Tigre – Tiger Woods era sparito dal radar professionistico da quasi 6 anni. Dal 2014 tre interventi chirurgici hanno fatto sfumare il ritorno sui green del golf che conta, dopo gli ultimi successi del 2013. Ritrovata la forma fisica con la partecipazione al Farmer Insurance Open di San Diego nel gennaio 2018, era tornato a vincere nel circuito PGA nel settembre 2018 ad Atlanta. Ma il suo vero ritorno l’ha portato a termine proprio nel Tempio di Augusta.
Conquistata la sua quinta Green Jacket, è ora a un solo successo di distanza dal record di Jack Nicklaus. Con i suoi 15 tornei del Grande Slam, si porta a -3 dal campione del passato. Un inseguimento che da oggi è ufficialmente ricominciato, per conquistare lo scettro di più grande golfista della storia. Una carriera di successi cominciata nel 1997 con la sua prima imposizione sulla scena dei Masters – all’età di 22 anni – e continuata ininterrottamente per 11 anni, fino alla vittoria del terzo U.S. Open nel 2008. Nel suo palmares 81 vittorie nel PGA Tour e 41 nell’European Tour, condite – oltre ai già ricordati 15 major, 5 Masters Tournament e 3 U.S. Open – con 3 Open Championship e 4 PGA Championship.
I can’t thank my family, friends and fans enough for their support. Having my family by my side today is something I will never forget. To not only be able to play again, but to be able to win again, is something I will forever be grateful for. This jacket sure is comfortable. pic.twitter.com/LsOUX2dWH1
— Tiger Woods (@TigerWoods) 14 aprile 2019
Gli scandali – La carriera di The Big Cat ha conosciuto anche due momenti di declino, che hanno scosso l’opinione pubblica. Il primo risale al 27 novembre 2009, quando rimase ferito in un incidente stradale: dalla ricostruzione dei fatti fu avanzato il sospetto che il golfista fosse stato aggredito dalla moglie in seguito alla scoperta di diversi tradimenti. Proprio a causa di questo scandalo, all’apice della sua carriera professionistica, il 12 dicembre 2009 Woods annunciò il ritiro a tempo indeterminato dalle competizioni.
Ritornato sul green già nel 2010, dopo 7 anni (il 29 maggio 2017) fu arrestato per guida in stato di ebbrezza. Venne poi rilasciato su cauzione, quando fu riconosciuto che la sua alterazione psicofisica era dovuta a una reazione causata da un mix di medicinali prescritti dal medico dopo gli interventi alla schiena. A due anni di distanza, Woods si è messo alle spalle gli ultimi dieci tormentati anni di carriera e ora la Tigre è davvero tornata.