A sette ore dall’inizio di Brasile-Corea del Sud, il pensiero di tutto il Paese è rivolto a Pelé. Il campione brasiliano è ricoverato dal 30 novembre all’ospedale Albert Einstein di San Paolo per un’infezione polmonare derivata da Covid-19. “O Rei” soffre da tempo di un tumore al Colon e il suo sistema immunitario è debilitato dai cicli di chemioterapia. Il mondo del calcio e di tutto il Brasile sono in apprensione il Re. Sono state moltissime le manifestazioni d’affetto per l’ex attaccante. Su tutte è diventato virale l’omaggio riservatogli dalla FIFA: decine di droni hanno ricostruito nel cielo di Doha la maglia numero 10 del campione.

Stato di salute – È stato il quotidiano brasiliano Folha de S.Paulo a diffondere per primo la notizia del ricovero di Pelé. Al campione di 82 anni è stato diagnosticato un tumore al colon nel settembre del 2021. Stava iniziando a circolare l’ipotesi che il Re non stesse più rispondendo alla chemioterapia. A mettere un freno alle preoccupazioni è intervenuto il 2 dicembre l’ospedale Albert Einstein, dove l’ex calciatore è ricoverato, che ha chiarito con un bollettino medico le condizioni di salute del campione. Si legge nel comunicato: «il paziente, che rimane in una stanza comune, è stabile, con un miglioramento generale delle sue condizioni di salute». Anche le figlie di Pelé, Kelly e Flavia Nascimento, sono intervenute con un’intervista alla trasmissione “Fantastico”, sul canale Globo, per smentire le voci secondo cui il padre sarebbe in terapia intensiva e costretto alle cure palliative. Non è mancato anche un post su Instagram pubblicato sul profilo personale di Pelé in cui il campione verdeoro spiega: «Amici miei, voglio mantenere tutti calmi e positivi. Sono forte, con molta speranza e seguo il mio trattamento come al solito». E aggiunge:

Il numero 10 – L’allarme scoppiato dalla notizia del ricovero di Pelé conferma quanto l’uomo sia leggenda. Nato nel 1940 con il nome di Edson Arantes do Nascimento, è l’unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio: nel 1958, nel 1962 e nel 1970 indossando sempre la maglia del Brasile. La prima vittoria, quella del ’58, segnò il suo futuro. Aveva 17 anni e si trovava accanto a campioni come Garrincha, Didi e Vavà. Ci fu un disguido e non vennero comunicati i numeri ufficiali di maglia durante l’iscrizione al mondiale. Fu un addetto alla delegazione a riparare all’errore. Compilò la lista con nomi e numeri andando a memoria: Pelé venne ricordato per decimo. Quel numero di maglia che si è ritrovato per caso, ha segnato la sua fortuna, ed è divento simbolo dei fantasisti, dei campioni più dotati.