«L’Atalanta scrive la storia del calcio, Bergamo può esultare!». Fabio Caressa fa la telecronaca di uno dei match più sorprendenti degli ultimi anni e a tempo scaduto non ci crede neanche lui: l’Atalanta è agli ottavi di Champions League. Gli ucraini dello Shakhtar Donetsk crollano contro i ragazzi di Giampiero Gasperini: il risultato finale è 3 a 0. Al suo ritorno in Italia, all’aeroporto di Orio al Serio, la squadra ha ricevuto un’ovazione dai tifosi, oltre 2mila.

La partita – Succede tutto nel secondo tempo. Al 65′ Castagne fa prima rabbrividire, poi esultare: palla in rete, ma si sospetta il fuorigioco. L’arbitro non sa decidere e ricorre al VAR: la moviola in campo cancella i dubbi, è goal. È il primo di tre: al 79′ arriva il raddoppio di Pasalic, da calcio d’angolo, e al 94′ chiude Gosens. La parte neroazzurra dello stadio OSK Metalist di Kharkiv in Ucraina impazzisce. La Dea è la seconda squadra a passare un girone di Champions dopo aver perso nelle prime tre partite. Per recuperare l’unico precedente bisogna rispolverare l’impresa del Newcastle nella stagione 2002 – 2003.Una vittoria portata a casa nonostante le assenze pesanti di Zapata e Ilicic. Gli ucraini patiscono l’espulsione di Dodò al 78′ e non riescono a scalfire il muro di Gollini, l’estremo difensore del fronte bergamasco che con le sue parate segna alla rovescia, e non fa passare nessuno.

Festa a Bergamo – All’aeroporto di Orio al Serio faceva freddo e c’era nevischio, ma i tifosi erano tutti lì. Cori, bandiere sventolate, fumogeni, striscioni, per un vero e proprio tripudio nerazzurro. Il pullman dei giocatori ha sfilato nel parcheggio dell’aeroporto e non – come inizialmente programmato – nel centro di Bergamo: il capitano Gomez e Muriel sul tetto, Freuler in prima fila a fianco dell’autista, ad arringare i tifosi. Il più applaudito però è stato Gasperini, primo autore della vittoria. La squadra poi si è trasferita direttamente al centro sportivo di Zingonia per un brindisi e il meritato riposo: il clima è euforico, ma resta da preparare la trasferta di domenica contro il Bologna prima di scoprire quale avversaria l’Atalanta dovrà affrontare negli ottavi di Champions.

La società – Un successo inatteso, ma al tempo stesso costruito nel tempo, grazie a una società forte che in passato ha gestito la compravendita dei giocatori con uno sguardo doppio, uno sulla qualità e un altro sul prezzo. Recente inoltre il rinnovo dello stadio, ora soprannominato Gewiss Stadium e rifatto nel luglio 2019. Una squadra che oltrepassa gli 11 uomini in campo e coinvolge tutti i livelli del progetto Atalanta, dai tifosi ai vertici aziendali: «Questa vittoria è per Bergamo, dai giocatori ai tifosi alla dirigenza, c’è un legame forte che ci dà sempre un grande aiuto – ha detto Gasperini a fine partita – Adesso siamo credibili». Bergamo, con i suoi 121mila abitanti, è fra le più piccole città agli ottavi di Champions, ma ha dimostrato che la storia sportiva non è – solo – per i grandi.