Ha lasciato Appiano Gentile scuro in volto, dopo che la società gli aveva comunicato la decisione di togliergli la fascia di capitano e di affidarla al portiere Samir Handanovic. Il 14 febbraio Mauro Icardi non è partito con l’Inter per l’Austria, dove i nerazzurri affronteranno il Rapid Vienna. L’attaccante argentino non ha risposto alla convocazione e per ora non ha lasciato dichiarazioni ufficiali. «Ha scelto lui di non venire», ha dichiarato l’allenatore Luciano Spalletti. C’era anche il tecnico nello spogliatoio quando i vertici nerazzurri, compatti, hanno deciso di declassare il capitano. A inasprire il rapporto tra l’Inter e il giocatore sarebbe stata la questione del ritocco del suo ingaggio, resa incandescente dalle numerose dichiarazioni della moglie e procuratrice Wanda Nara. Tweet e uscite pubbliche degli ultimi mesi che l’Inter ha ritenuto lesivi per la serenità dell’ambiente e da cui Icardi non si è dissociato nel faccia a faccia con i vertici. Ora bisognerà vedere se le parti hanno intenzione di ricostruire un rapporto che sembra compromesso, forse anche con lo spogliatoio. In estate non si esclude la cessione dell’attaccante.
I fatti- Una rifinitura come le altre prima della partenza per l’impegno europeo, poi il faccia a faccia nello spogliatoio con il mister Luciano Spalletti, il direttore sportivo Piero Ausilio, il dirigente Piero Gardini, e l’amministratore delegato Giuseppe Marotta. I vertici nerazzurri, in pieno accordo con il presidente Steven Zhang, avrebbero definito le dichiarazioni di Wanda Nara inammissibili e dannose per l’immagine della società e la serenità dello spogliatoio. Icardi avrebbe replicato senza prendere distanza dagli atteggiamenti della moglie e a questo punto la decisione è stata irrevocabile. Dopo aver congedato il giocatore, l’Inter ha subito annunciato via twitter che sarebbe stato Samir Handanovic il suo nuovo capitano. Icardi, scosso, ha lasciato il quartier generale nerazzurro precipitandosi dalla moglie dopo aver comunicato alla società di non voler partecipare alla partita di Europa League. Per ora non sono arrivate né le dichiarazioni di Marotta, da qualche mese ai vertici dell’Inter dopo una lunga militanza nella Juventus, né le repliche del calciatore. La Gazzetta dello sport parla di un Icardi che si sente tradito anche dallo spogliatoio. Il quadro non è ancora chiaro ma qualcuno ha già lanciato un sassolino: il centrocampista Marcelo Brozovic, ad esempio, ha messo like alla comunicazione del cambio di capitano. Icardi intanto si è presentato ad Appiano per fare fisioterapia al ginocchio.
La querelle – Da qualche mese è in corso un braccio di ferro tra l’Inter e Icardi per il ritocco del suo ingaggio: 5,3 milioni l’anno fino al 2021 e una clausola rescissoria di 110 milioni, questi i numeri del contratto attuale del bomber argentino, il settimo giocatore più pagato della serie A. La scadenza è lontana ma, come spesso capita per i giocatori di un certo livello, si sta ridiscutendo un prolungamento a cifre più alte. La distanza tra domanda di Icardi (9 milioni più bonus) e l’ offerta dell’Inter (7 milioni) è significativa ma non incolmabile. Ciò che ha innervosito l’Inter non sarebbero tanto le richieste economiche del giocatore, quanto l’atteggiamento di Wanda Nara che negli ultimi mesi ha rilasciato molte dichiarazioni ritenute provocatorie. Il 18 dicembre Wanda Nara aveva detto che l’Inter in estate voleva vendere il suo capitano alla Juventus, a inizio mese invece aveva parlato ai giornali di un Icardi poco tutelato dalla società. Poi ci sono state le frecciatine all’ala Ivan Perisic, definito dall’ex modella argentina poco motivato e voglioso di divorzio. Quest’ultima notizia ha innervosito non poco Spalletti , già agitato nelle ultime settimane per il trend negativo della squadra, terza in classifica, ma in difficoltà a inizio girone di ritorno. Nei giorni scorsi il tecnico, reso inquieto dalle voci che facevano tremare la sua panchina, si era incontrato con Marotta ed era stato rassicurato. Nel colloquio si era parlato anche di Icardi, che a questo punto, se le parti non riuscissero a ricucire il rapporto, potrebbe andare via in estate sfruttando la clausola rescissoria.