Un'azione della sfida di campionato di quest'anno tra Juventus e Lazio, disputata il 17 novembre 2012

Esci dal recinto del campionato, entri nell’arena della Coppa Italia, eppure le duellanti sono sempre le stesse: Juventus e Lazio. La sfida a distanza in Serie A ha la sua naturale appendice nella semifinale della Coppa nazionale: il primo round è in programma martedì 22 gennaio a Torino, il ritorno all’Olimpico di Roma una settimana dopo. Dall’altra parte del tabellone, si affronteranno Roma e Inter.

Può la Lazio competere a armi pari con la Juve? Il duplice scontro diretto dirà quanto è ampio il gap che divide le due squadre. La sfida di campionato, giocata allo Juventus Stadium, ha lasciato un vago senso di incompiutezza: finì 0-0 con Marchetti nei panni dell’Uomo Ragno, ma quella era una Lazio ancora in cerca della propria identità. I cinque punti di vantaggio dei bianconeri lasciano i pronostici ancora dalla parte della corazzata di Conte, ma, con tutto un girone di ritorno da disputare e l’impegno di Champions che attende i campioni d’Italia, i giochi non possono dirsi ancora chiusi.

Sarà comunque una Juve incerottata quella di Coppa Italia. L’attacco è il reparto con più problemi. Dei punteros bianconeri, il solo Matri è arruolabile e non saranno del match Giovinco (affaticamento a una coscia), Quagliarella (risentimento muscolare) e il lungodegente Bendtner (lesione tendinea). L’utilizzo di Mirko Vucinic è tutto da valutare, visto che un’infiammazione alla caviglia sconsiglia di fargli disputare tutto il match. Indiscrezioni vogliono un impiego di Giaccherini dietro Matri, ma Conte fa pretattica e si limita a coprire di elogi i suoi avversari: “Mi aspetto una Lazio forte, compatta, ordinata e pericolosa in contropiede. Lotterà fino in fondo con noi per lo scudetto. Petkovic non lo conoscevo, ma gli faccio i complimenti: la squadra è tatticamente compatta e ha più coscienza dei primi mezzi”.

Sul fronte laziale, Petkovic deve fare i conti con le probabili assenze di Konko, Klose e Radu, ma annuncia una Lazio più offensiva rispetto allo scontro diretto in campionato. “Dobbiamo essere disciplinati, ben organizzati, consapevoli e pronti a sfruttare le minime occasioni. Serve una partita intelligente e una squadra più guerriera”. Il tecnico bosniaco è entusiasta del cammino della sua squadra, ma reclama la massima attenzione: “Non perdiamo da 15 partite: abbiamo fatto più punti di tutti quanti nelle ultime 12 partite. Per quanto hanno fatto ora, ai ragazzi dico chapeau, ma vogliamo di più”.

Francesco Paolo Giordano