La Federcalcio, in vista dell'amichevole allo Juventus Stadium tra Italia e Inghilterra, copre il logo dei 32 scudetti con un più "imparziale" striscione di benvenuto: e scoppia la polemica.

La Federcalcio, in vista dell’amichevole allo Juventus Stadium tra Italia e Inghilterra, copre il logo dei 32 scudetti con un più “imparziale” striscione di benvenuto: e scoppia la polemica.

Il logo che campeggia all’ingresso dello stadio della Juventus è l’orgoglio dei tifosi bianconeri. La scritta è emblematica: «Non c’è 2 senza 3», con i due numeri disposti in modo da formare la scritta “32”, riferimento voluto agli scudetti che la Vecchia Signora rivendica da anni (anziché i 30 “ufficiali”) con il relativo strascico di polemiche con la Federcalcio.

Proprio la Figc, per la partita amichevole di martedì 31 marzo contro l’Inghilterra, ha coperto il logo con uno striscione che dà il benvenuto ai tifosi accorsi allo Juventus Stadium.

Una decisione che non è piaciuta ai tifosi bianconeri, autori di un tam-tam martellante sui social network, attaccando la Federazione per una scelta che rinfocola gli animi già infervorati da anni di processi e accuse. Il ricordo dello scandalo di Calciopoli è ancora fresco, dopo la recente assoluzione per prescrizione di Moggi e Giraudo, a cui ha fatto seguito la richiesta di risarcimento di 443 milioni di euro della Juventus alla Federcalcio per i danni causati dalla retrocessione d’ufficio dei bianconeri decretata nella torrida estate 2006.

Per rispondere all’iniziativa della Federcalcio, i tifosi bianconeri hanno in mente qualcosa. Non c’è l’idea di disertare gli spalti dello Juventus Stadium, quanto di presentarsi in massa in maglia bianconera, con l’obiettivo di disconoscere l’operato della Federcalcio. La Figc avrebbe agito con una scelta di valenza politica per rispondere in maniera provocatoria alla richiesta di risarcimento presentata dai legali della società del presidente Andrea Agnelli.

Ma l’organismo che gestisce il sistema calcio italiano non ci sta e si difende rivendicando il diritto di sponsorizzare motu proprio gli stadi italiani dove gioca la Nazionale, con bandiere e striscioni. Ogni impianto, infatti, viene “personalizzato” sulla base dell’accordo stretto tra la Figc e la Infront, advisor della Federazione, già responsabile per conto della Lega Calcio della gestione e della vendita dei diritti televisivi. Infine, la Federcalcio ha ricordato che quanto fatto allo Juventus Stadium non è una novità. Nel 2013, per la partita contro la Repubblica Ceca, i simboli in bella mostra sulle facciate dell’impianto torinese furono ugualmente coperti, senza suscitare alcuno scandalo.