Marco Pantani fu espulso dal Giro nel 1999

Marco Pantani fu espulso dal Giro nel 1999

«Sono già stato controllato due volte, avevo la maglia rosa e 46 di ematocrito, oggi mi sveglio con una sorpresa, c’è sicuramente qualcosa di strano. Sono sempre ripartito dopo grossi incidenti ma oggi moralmente abbiamo toccato il fondo. Chiedo solo un po’ di rispetto». È il 5 giugno 1999, a parlare è Marco Pantani e la sorpresa a cui fa riferimento è il risultato dell’ematocrito: 51.9, più alto del limite consentito che è 50. Il Pirata viene squalificato dal Giro d’Italia.

Dopo 17 anni, la verità. Che poi è la sua verità. «Qualcosa di strano», diceva. E diceva bene. Le indagini della polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Forlì, una cimice nell’abitazione di un camorrista e alcune intercettazioni ambientali lasciano poco spazio ai dubbi: è stato un clan ad alterare i risultati degli esami di Marco Pantani. Confermate, dunque, le anticipazioni di Renato Vallanzasca secondo cui era stata la camorra a boicottare il Giro del Pirata perché c’erano troppe scommesse contro il campione emiliano e i clan non potevano permettersi di perdere tutti questi soldi. «Un membro di un clan camorristico in carcere mi consigliò fin dalle prime tappe di puntare tutti i soldi che avevo sulla vittoria dei rivali di Pantani. “Non so come, ma il pelatino non arriva a Milano. Fidati”», diceva Vallanzasca.

Oggi la conferma arriva da un’intercettazione ambientale di un affiliato a un clan che per cinque volte ripete la parola “sì”, alla domanda se il test fosse stato alterato. Tutto è documentato nelle pagine dell’inchiesta della Procura di Forlì, che l’ha chiusa con la richiesta di archiviazione visto che «gli autori dei reati non possono essere identificati». Quella fu la fine sportiva di un campione, una fine che poi sarebbe stata anche umana. In questi 17 anni sono stati in tanti ad accusarlo ma anche a difenderlo. I sospetti sui successi precedenti al Giro del 1999 si sono insinuati su tutte le pagine e in tutte le trasmissioni sportive e non. Con il senno di poi, aveva ragione lui. Il suo legale chiede che gli venga riassegnato il Giro d’Italia del 1999, forse sarebbe bastato semplicemente rendergli quel rispetto che chiedeva appena dopo il risultato del test, oggi è troppo tardi.

Domenico Motisi