Ansa/ Telenews

«It’s coming Rome!». Questo il coro più diffuso nelle strade d’Italia dopo che Donnarumma ci ha regalato l’Europeo parando il rigore decisivo di Saka, facendo il verso a quel «football is coming home» che aveva accompagnato la nazionale inglese fino alla finale. Adesso, a 53 anni dall’ultima volta, la coppa Delaunay è davvero in Italia: l’A3198 di Alitalia, volo AZ 9001, proveniente da Londra Luton è atterrato all’aeroporto di Fiumicino alle 6:06 di lunedì mattina. Ad attendere la Nazionale, nell’area arrivi, c’erano già oltre duecento tifosi, accorsi fin dall’alba per poter salutare la squadra che ci ha reso campioni d’Europa. Capitan Chiellini con tanto di corona in testa, Bonucci avvolto dal tricolore, Spinazzola con le stampelle: le ovazioni sono state tutte per loro. Oltre ovviamente a quelle per Donnarumma e il ct Mancini, acclamati come i trionfatori assoluti di questa rassegna.

Boato-  Quando Mancini e Chiellini sono apparsi in cima alla scaletta dell’aereo con in mano il trofeo è scattato un boato da parte degli tifosi e degli operatori accalcati per festeggiare l’impresa di Wembley. Bonucci, particolarmente ispirato, ha intonato «I campioni dell’Europa siamo noi», accendendo l’entusiasmo dei fan. Gli azzurri sono quindi saliti sul pullman, direzione hotel Parco dei principi, dove hanno trovato ad attenderli migliaia di tifosi in delirio. Facce stanche, festanti e commosse, quelle degli Azzurri: Capitan Chiellini, seguendo la tradizione avviata da Cannavaro, leader nella vittoriosa spedizione del 2006, ha dormito con la coppa assieme a Bonucci, compagno di reparto e di mille battaglie: «È al sicuro, la custodiamo noi», ha scritto su Instagram il difensore juventino.

 

Ansa/ Fabio Frustaci

L’agenda – Durante la mattinata la Nazionale è rimasta in albergo, fatta eccezione per il ct Mancini, che ne ha approfittato per tornare a casa. Qualche ora in famiglia, poi di nuovo in hotel, per il pranzo ufficiale di squadra, staff e dirigenti. Poi nel pomeriggio, alle 17,  tutti al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente a Wembley per la finale. Alle 18 trasferimento a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Con loro ci sarà anche il finalista a Wimbledon — sconfitto da Djokovic — Matteo Berrettini. La Figc sta cercando di capire se ci possa essere la possibilità di festeggiare il trionfo europeo, ovviamente nel rispetto delle normative attuali in materia di Covid. Se ci sarà la possibilità ben venga, altrimenti subito dopo le visite istituzionali ci sarà il rompete le righe. E il meritato riposo.