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La gioia “condivisa” dei calciatori di Svezia e Danimarca dopo la qualificazione all’ultima fase degli Europei di Portogallo 2004

La Fifa dichiara guerra ai “biscotti”. Niente a che vedere con i colossi del settore dolciario, naturalmente: l’oggetto della sfida lanciata dal neo-Presidente della Fifa sono i pareggi “sospetti”. Risultati che favoriscono due formazioni, danneggiandone una terza. Un fenomeno tristemente noto anche agli italiani, vittime di un celebre “biscotto” combinato da Svezia e Danimarca agli Europei portoghesi del 2004.

La proposta, che si accompagna a quella già annunciata di allargare la platea di squadre partecipanti ai Mondiali a 48, sarà discussa dal Consiglio della Fifa i prossimi 9 e 10 gennaio. La rivoluzione si applicherebbe a partire dall’edizione 2026 della Coppa.

Le due misure, nella testa del Presidente Gianni Infantino, vanno di pari passo: se a partecipare alla fase iniziale del torneo saranno 48 nazionali divise in 16 gironi da tre squadre ciascuna – e non più quattro – sarà fondamentale scoraggiare qualsiasi tentazione di “cartello” calcistico. Al bando i pareggi, dunque: al termine di ogni partita della fase a gironi si tirerebbero i calci di rigore, così da avere sempre un vincente certo.

In attesa che le federazioni nazionali prendano posizione sull’idea freschissima della Fifa, ancora non ufficializzata, i protagonisti si dividono sulla proposta. Compresi coloro che dolorosi “biscotti” li hanno vissuti sulla propria pelle.

11.06.2003, Olympic Stadium, Helsinki, Finland. UEFA European Championship Qualifying match, Group 9, Finland v Italy Bernardo Corradi - Italy ©Juha Tamminen

Bernardo Corradi, ex centravanti di Chievo, Lazio e Parma, in azione con la maglia della Nazionale

“Che tristezza dover stravolgere le regole del gioco per impedire questi comportamenti – ragiona amaro Bernardo Corradi a La Sestina – La proposta di Infantino suona tanto come un’ammissione dell’incapacità del Calcio di sconfiggere il fenomeno con gli strumenti dell’etica dello sport”.

Oggi commentatore per Premium Calcio, Corradi faceva parte della spedizione italiana che tornò mestamente a casa dagli Europei di Portogallo 2004 dopo il 2-2 siglato nella sfida di fine girone tra le due formazioni scandinave. “Una follia – ricorda l’ex bomber di Chievo, Lazio e Parma – Uscimmo pur avendo raccolto cinque punti in tre partite, gli stessi di Svezia e Danimarca, che confezionarono un pareggio quasi conclamato”.

Se la proposta di Infantino sarà approvata, insomma, dalle schedine in futuro potrebbe scomparire la X. Ma non prima del 2026.

 

*Ha collaborato Giovanni Marrucci