Jannik Sinner è tornato. A oltre sei mesi dalla vittoria croata dell’Atp 250 di Umago (per la prtecione 196 giorni) il tennista azzurro trionfa nella finale del torneo di Montepellier, battendo in un’ora e 36 minuti di gioco il francese (ma con passaporto statunitense) Maxime Cressy, numero 51 del ranking mondiale. Con la settima vittoria in sole otto finali, il ragazzo di San Candido aggancia Matteo Berrettini al terzo posto all time tra i tennisti italiani più vincenti, andando all’inseguimento del leggendario Adriano Panatta.
La partita – Bye al primo turno, Fucsovics (con ritiro) al secondo, derby con Sonego ai quarti e il talentino classe 2004 Fils in seminfinale. Questo il percorso di Sinner per arrivare a giocarsi il torneo contro i 198 cm dell’americano, che ha eliminato il norvegese Rune, testa di serie numero uno del tabellone. Primo set molto equilibrato, trascinato fino al tie break dall’approccio aggressivo di Cressy, profeta del serve and volley (tecnica consistente nel servire molto forte per poi correre a rete e approfittare della risposta difettosa dell’avversario per chiudere il punto rapidamente), e vinto da Jannik per 7 giochi a 6. Il secondo, con la stanchezza in aumento, ha confermato il predominio dell’azzurro, che lo ha vinto per 6 a 3 chiudendo l’incontro in poco più di un’ora e mezza, conquistando così il settimo trofeo in carriera.
Il ritorno alla vittoria – Più del digiuno di titoli, per Jannik era fondamentale scacciare i fantasmi degli ultimi mesi. Gli infortuni, la perdita del nonno Josef (a cui ha dedicato, con bacio al cielo, ogni vittoria del torneo) e il cambio di guida tecnica avvenuto lo scorso anno stavano creando delle crepe in quello che è il talento più cristallino della nuova generazione di tennisti azzurri. Tutto lasciato alle spalle. La vittoria di Montpellier, più dei punti utili per la classifica Atp, regala una nuova consapevolezza all’altoatesino, che sta scoprendo una nuova condizione atletica e un gioco più variegato e, adesso, anche vincente. «L’importante era tenere il servizio. Lui ha iniziato male il tie-break e io sono rimasto concentrato. Nel secondo set ho sfruttato bene l’unica occasione che mi ha concesso», questo il commento di Sinner appena terminato il match.
I prossimi obiettivi – Lo sguardo di Sinner adesso si rivolge verso i Paesi Bassi, dove dal 13 al 19 febbraio si disputerà l’Atp 500 di Rotterdam, il primo della sua stagione. In caso di vittoria all’esordio contro il francese Bonzi potrebbe trovare al secondo turno il greco Stefanos Tsitsipas (attuale numero 3 del mondo), che l’ha eliminato agli ottavi di finale dell’ultimo Australian Open in un match combattutissimo durato quattro ore. E poi gli obiettivi sul medio-lungo periodo. Intanto rientrare nella top 10 del ranking Atp, dove attualmente occupa il quattordicesimo posto grazie ai punti ottenuti con il trionfo di Montpellier. All’orizzonte la classifica degli italiani più vincenti: con sette titoli Sinner occupa il terzo posto (al pari con Berrettini), davanti ci sono solo Fognini (con 9) e l’icona degli anni ’70 Panatta, che in bacheca può vantare 10 successi. La carta d’identità dice 21 anni. Il tempo è tutto dalla sua.