L’Antitrust ha aperto un’istruttoria sull’accordo Tim-Dazn per verificare l’ipotesi di un’intesa restrittiva ai danni della concorrenza in seguito all’acquisizione dei diritti della Serie A. Le indagini arrivano dopo che la piattaforma streaming si è aggiudicata la co-esclusiva del campionato italiano per il triennio 2021-2024 per i quali Dazn sborserà 840 milioni di euro l’anno. Di questi 340 milioni saranno garantiti da Tim, grazie all’accordo raggiunto tra le parti.

L’ipotesi – Alle autorità è affidato il compito di far luce sulla possibile intesa restrittiva alla concorrenza che emergerebbe dalle clausole del contratto siglato tra Telecom Italia e Dazn. Il Garante, nello specifico, ha ipotizzato in una nota uno scenario di «restrittiva della concorrenza con riferimento alle clausole dell’accordo che limitano commercialmente Dazn nell’offerta di servizi televisivi a pagamento, con l’effetto, fra l’altro, di ridurre la sua capacità di proporre sconti agli utenti finali e di ostacolare gli altri operatori di telecomunicazioni dall’intraprendere eventuali iniziative commerciali».

Due le principali criticità evidenziate: innanzitutto «la centralizzazione di un contenuto editoriale non replicabile, ad alto valore per i consumatori, come quello del campionato di calcio di Serie A, sulla sola piattaforma Internet e nella sua commercializzazione in esclusiva da parte di Tim. Cosa che rafforzerebbe ulteriormente la posizione detenuta da quest’ultima nel mercato della banda larga, dove Tim rappresenta di fatto l’unico attore in grado di offrire sconti ai consumatori e che consente di installare l’app di Dazn sui suoi dispositivi, in particolare la TIM Box». «A seguito di questo», scrive l’Agcm, «Dazn ha interrotto qualsiasi tipo di negoziazione per svariate tipologie di collaborazione con gli operatori di telecomunicazione». La seconda criticità è emersa grazie ai concorrenti del settore, «che hanno segnalato come l’implementazione da parte di Tim di miglioramenti tecnologici nella propria rete e l’adozione di soluzioni tecniche discriminatorie, che sono al momento in fase di sviluppo solo per la sua divisione interna, renderebbero gli operatori di telecomunicazioni alternativi più dipendenti dalla rete di Tim, svilendo i propri investimenti in reti di telecomunicazioni».

Le segnalazioni – L’intervento dell’Antitrust è arrivato a seguito delle segnalazioni, cominciate a partire dal 21 febbraio 2021, giunte da parte dei vari concorrenti del settore delle telecomunicazioni quali Vodafone Italia, Wind Tre, Fastweb  e, più di recente (22 giugno 2021), anche Sky Italia. Il ricorso di Sky è arrivato dopo il rifiuto da parte di Dazn di un’offerta di 500 milioni di euro a stagione per poter trasmettere le 7 partite in esclusiva sulla piattaforma. Nel testo del provvedimento dell’Autorità, presieduta da Roberto Rustichelli, si legge come «questi diversi operatori hanno depositato note in cui evidenziavano possibili effetti restrittivi della concorrenza riconducibili all’accordo fra Tim e Dazn, sviluppando considerazioni sostanzialmente analoghe fra loro». L’Autorità «ritiene che l’intesa fra le parti potrebbe determinare significative distorsioni della concorrenza, in un contesto caratterizzato dall’evoluzione delle modalità di fruizione dei servizi televisivi verso la piattaforma internet e dai conseguenti benefici per i consumatori». Così, «in considerazione del fatto che la vendita delle offerte dei contenuti del Campionato di calcio di Serie A è appena iniziata, l’Autorità ha anche avviato un procedimento per l’eventuale adozione di misure cautelari che verranno decise solo laddove, all’esito del contraddittorio con le parti, dovesse risultare che i comportamenti attuati da Tim e Dazn determinino danni gravi e irreparabili alla concorrenza». Se a seguito dell’istruttoria si dovessero accertare pratiche restrittive, potrebbe essere imposta l’apertura a tutti gli operatori delle possibilità garantite a Tim dall’accordo con Dazn. Il termine del procedimento è fissato al 30 giugno 2022. Anche se, stando alle dichiarazioni di metà giugno del segretario dell’Agcm Filippo Arena, qualcosa potrebbe avvenire prima dell’inizio del campionato: «In tempi idonei rispetto all’avvio del torneo, se l’Autorità riterrà necessario, adotterà le iniziative».

La replica di Tim e Dazn – Nelle scorse settimane anche Tim si è rivolta all’Autorità con una segnalazione nella quale ha puntato l’indice contro Sky e la sua campagna partita a inizio maggio rivolta agli abbonati Sky Calcio. In quell’occasione Sky parlava di «grande incertezza nel contesto dei diritti tv della Serie A», giustificando la sua iniziativa e azzerando il costo del pacchetto Calcio per tre mesi, dal 1° luglio al 30 settembre. L’accusa di Tim riguardava questa comunicazione, ritenuta ingannevole a causa dei presunti elementi di incertezza, visto che l’assegnazione dei diritti per la Serie A a Dazn era ben nota già da fine marzo. Lo scontro fra Tim e Sky sembra tutt’altro che terminato: la media company di casa Comcast starebbe pensando di offrire un prezzo super-scontato per il suo servizio in fibra ai propri clienti. Tim si è detta fiduciosa che «a seguito del contradditorio con l’Autorità verranno chiariti tutti gli aspetti oggetto del procedimento, certi che l’accordo con DAZN abbia come obiettivo quello di sviluppare la concorrenza nel mercato della pay-tv, la visione dei contenuti in streaming e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese a beneficio di tutti clienti e degli operatori di telecomunicazioni».

La compagnia telefonica ha risposto anche alle accuse relative ai vantaggi tecnologici, chiarendo come le soluzioni tecniche attuali «sono disponibili a tutti gli operatori purché questi sostengano gli investimenti necessari» ed ha ribadito inoltre come la presunta limitazione della libertà commerciale di Dazn rappresenti «un aspetto già chiarito dall’attrattività delle offerte già presenti sul mercato rispetto a quelle degli scorsi anni». Tramite le parole di Veronica Diquattro, chief customer innovation officer di Dazn, l’azienda si è detta tranquilla del suo operato: «Abbiamo sempre lavorato rispettando le condizione di mercato». Le dichiarazioni sono arrivate durante l’evento di presentazione del nuovo team di Dazn per la prossima stagione. «L’obiettivo di Dazn è soddisfare la passione degli sportivi e lo potranno fare su qualsiasi dispositivo e con qualsiasi operatore. Abbiamo investito tanto per garantire la migliore esperienza di fruizione agli appassionati».