L’allenatore Roberto D’Aversa ha pagato con la testa il suo copo di testa. Il Lecce lo ha esonerato dopo la rissa che lo ha visto protagonista nel post partita di domenica 10 marzo contro il Verona. Il tecnico salentino,. dopo il fischio finale che ha decretato la sconfittadei giallorosii, si è scatenato tirando una testata all’attaccante veronese Thomas Henry. D’Aversa è stato espluso dall’arbitro Chiffi e il club leccese ha subito preso le distanze, sottolineando in una nota, che condanna «fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi e ai valori dello sport». Il gesto violento è stato contestato anche dai tifosi salentini.

Le scuse – D’Aversa ha provato a giustificarsi: «È stato un finale concitato, quando negli ultimi minuti di gara abbiamo assistito a delle provocazioni. Non è stato un bel gesto da vedere, assolutamente non premeditato, ma era mia intezione quella di separare i giocatori». Il tecnico si è poi scusato sul proprio profilo Instagram, negando però di aver colpito il giocatore avversario: «Ho sbagliato e chiedo scusa. Mi sono lasciato trascinare dalla foga e ho perso lucidità, ma non al punto di colpire un’altra persona. Questo non mi appartiene, lo respingo e non lo accetto. Ancora una volta mi scuso con Henry, con il pubblico leccese, veronese e italiano, con gli arbitri, con i due club, con la mia dirigenza, il mio staff e la mia squadra». Nessuna testata, dunque, secondo la versione di D’Aversa. Non sono d’accordo i tifosi: nella serata di ieri centinaia di commenti sotto al post dell’allenatore ne chiedevano le dimissioni.