Claudio Lotito (a destra)  con i suoi due "alleati": a sinistra, il Presidente della Figc Carlo Tavecchio e, al centro, quello della Lega Pro Mario Macalli.

Claudio Lotito (a destra) con i suoi due “alleati”: a sinistra, il Presidente della Figc Carlo Tavecchio e, al centro, quello della Lega Pro Mario Macalli.

Alla fine Lotito ce l’ha fatta: il 16 febbraio i rappresentanti dei club di Lega Pro hanno confermato la maggioranza nell’assemblea al Presidente Mario Macalli, l’uomo di fiducia del patron della Lazio e della Salernitana. Ma si tratta di una maggioranza risicata: al momento di eleggere il consigliere direttivo, 27 delle 60 società iscritte alla Lega Pro hanno abbandonato i lavori. Claudio Arpaia, presidente della Vigor Lamezia, è stato così eletto con i soli voti della “cordata-Macalli”.

È il primo segnale di una spaccatura profonda all’interno della ex-serie C. Ad aprirla hanno certamente contribuito le frasi di Lotito intercettate via telefono dal direttore generale dell’Ischia Pino Iodice. In quelle frasi, registrate e pubblicate il 13 febbraio da Repubblica, Lotito si presentava come unico vero padrone del calcio italiano, dalla serie A in giù. Su quella telefonata, e sullo sfogo al termine di Lazio-Genoa, il Procuratore Federale Stefano Palazzi ha aperto un fascicolo.

“Mi sembra di essere tornato indietro ai tempi del Medioevo, quando c’erano un feudatario, dei vassalli e dei valvassori”, ha attaccato Giuseppe Marotta, ad della Juventus. Che ha definito “pericolosa” la tendenza di accentrare troppo potere nelle mani di una sola persona. Messaggio chiaramente diretto a Lotito, principale sponsor sia del Presidente della Figc Tavecchio sia, come detto, di Macalli. “L’unica soluzione è un intervento dall’esterno – ha proposto Marotta – visto che questo calcio non sembra capace di riformarsi da solo”.

Parole forti, che fanno vacillare la posizione di Lotito, fino a qualche giorno fa signore indiscusso del pallone nostrano, ma ora al centro di feroci polemiche da più fronti. Anche il Presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, sembra avergli voltato le spalle: “Ora Lotito faccia un passo indietro”, ha detto a margine della finale del torneo di Viareggio.

Emiliano Mariotti