Come rovinare un anniversario. Sono le 23.22 del 13 maggio quando il Manchester City annuncia che Roberto Mancini non è più l’allenatore della squadra. Un comunicato apparso sul sito ufficiale del team per ufficializzare il benservito al tecnico di Jesi. Una notizia già nell’aria da un paio di giorni. “Con profondo rammarico, il Manchester City annuncia che Roberto Mancini è stato sollevato dal suo incarico di allenatore”.

Una decisione “difficile” per la proprietà, ma necessaria perché, si legge nel comunicato, “il club non ha raggiunto i suoi obiettivi, esclusa la qualificazione alla prossima Champions”. A Mancini spetterà ora una ricca buonuscita: 7,5 milioni di euro, come prevedeva il contratto con scadenza 2015. Sulla panchina del City, nelle ultime due gare ancora da disputare, ci sarà il vice Brian Kidd, mentre per il prossimo anno la stampa inglese dà per scontato l’arrivo di Manuel Pellegrini, attuale tecnico del Malaga.

E pensare che 364 giorni prima il Mancio strepitava dalla gioia per aver riportato il titolo inglese sulla sponda azzurra di Manchester 44 anni dopo l’ultimo trionfo. Un anno dopo la festa, l’addio: Mancini paga un’annata fallimentare. La pazienza degli sceicchi è finita quando i Citizens sono stati sconfitti a sorpresa in finale di Fa Cup dal Wigan, squadra a un passo dalla retrocessione in campionato. E prima non che ci fossero stati tanti motivi per essere allegri: in Champions il City è stato buttato fuori nella fase a gironi, con l’ignominia di non aver vinto nemmeno una partita, mentre in campionato, anche se è arrivata la qualificazione per la prossima Champions, la squadra di Mancini ha veleggiato sempre troppo lontano dai rivali dello United (la distanza tra le due squadre è in questo momento di 13 punti).

Il Mancio era arrivato alla corte di Mansour nel dicembre 2009. Nel 2011 era arrivata la vittoria in Fa Cup, l’anno dopo il trionfo in Premier League dopo un appassionante testa a testa con gli odiati cugini dello United. Successi che non sono stati dimenticati dai tifosi, che sulla rete hanno espresso tutta la loro delusione per l’addio del condottiero italiano.

L’esonero di Mancini potrebbe innescare un domino che coinvolgerebbe i principali allenatori d’Europa. Si vocifera di un interessamento del Monaco, appena trainato nella massima serie francese da un altro tecnico italiano, Claudio Ranieri. I programmi del magnate russo Dimitri Rybolovlev, proprietario del club monegasco, fanno pensare che il Psg, il prossimo anno, avrà pane per i suoi denti (sono dati per fatti gli arrivi di Falcao e Tevez). I parigini, dopo aver festeggiato la vittoria in campionato, un allenatore ce l’hanno già e non lo vogliono perdere. Ma la corte serrata che il Real Madrid sta facendo a Ancelotti (Mourinho ha ormai un piede e mezzo in casa Chelsea) non esclude un clamoroso ribaltone.

Francesco Paolo Giordano