Il rigore di Bonucci consegna la vittoria e la finale di Coppa Italia alla Juventus

Il rigore di Bonucci consegna la vittoria e la finale di Coppa Italia alla Juventus

Cuore, corsa, rabbia, orgoglio. È di nuovo l’Inter che vorrebbero vedere tutti i suoi tifosi. Nella semifinale di ritorno della Coppa Italia i nerazzurri rimontano dal 3-0 subito allo Juventus Stadium con la doppietta di Brozovic e il gol di Perisic, ma vedono sfumare la finale ai rigori. Decisivo l’errore dal dischetto di Rodrigo Palacio. In finale ad attendere la Juventus ci sarà il Milan: una sfida che non si vede dalla stagione 1989-90 (vittoria dei bianconeri grazie all’1-0 aggregato tra andata e ritorno).

I giocatori di Roberto Mancini tirano fuori quella prova d’orgoglio che dirigenti e allenatore avevano chiesto – con parole abbastanza dure – dopo la ben peggiore prestazione in campionato, sempre contro i bianconeri di domenica 28 febbraio, persa per 2 a 0. Doveva essere un match prevedibile e dall’esito scontato: è stata una delle più belle partite di quest’anno. L’Inter in crisi da ormai due mesi e la Juventus lanciatissima in testa alla classifica lasciavano pensare a una tranquilla gestione del risultato dei bianconeri. E invece un’Inter tutta corsa e aggressività ha messo all’angolo i campioni d’Italia: pressing feroce, come in occasione della rete di Hernanes propiziata dal recupero della palla sulla trequarti da parte di Medel; tanta corsa sulle fasce con la miglior prestazione stagionale di Perisic e la qualità e quantità di Brozovic a centrocampo. La Juventus ha preso sottogamba la partita e per 90 minuti si è fatta mettere sotto dalla pressione asfissiante dell’Inter. Tanto che l’allenatore Massimiliano Allegri nelle interviste è stato molto duro: «Non abbiamo giocato per 70 minuti, avrei portato i giocatori in ritiro». Anche Leonardo Bonucci ci è andato giù pesante: «È la peggior partita da quando gioco alla Juventus». Dal canto suo Mancini ha fatto i complimenti alla squadra: «Si meritavano di andare in finale. Ora mi aspetto che dopo questa sconfitta deludente ai rigori torni quella consapevolezza delle proprie possibilità». Che si sia trattato di una partita speciale lo fa capire anche il messaggio lasciato dal presidente Erick Thohir tramite gli account sociale dell’Inter.

«Questa è la squadra in cui ho sempre creduto: capace di combattere, che ha mostrato grande carattere e orgoglio nel vestire la maglia nerazzurra», ha aggiunto. Resta da vedere quindi per l’Inter se si tratta di una reazione estemporanea perché libera dalla pressione di fare risultato, visto che si partiva dallo 0-3 dell’andata, oppure di una svolta della stagione dopo due mesi di stenti per atteggiamento rinunciatario in campo e poca convinzione. Se sarà la prima o la seconda, è tutto nelle mani di Roberto Mancini e dei suoi giocatori.

Matteo Furcas