La rivincita per Beppe Marotta comincia da un viaggio in Cina. Sabato 17 novembre l’ex direttore generale della Juventus, allontanato a dir poco bruscamente dai vertici bianconeri, è volato da Milano a Nanchino via Pechino dove ha trovato Jindong e Steven Zhang, i proprietari dell’Inter. L’accordo dev’essere ancora ufficializzato ma già si sa che Marotta svolgerà in casa nerazzurra un ruolo simile a quello che fino al 25 ottobre aveva ricoperto a Torino e che lo metterà, almeno in teoria, in posizione eccellente per dare dei dispiaceri a Madama. L’allenatore Luciano Spalletti, all’Inter dalla scorsa stagione, aveva compiuto lo stesso viaggio prima di essere ingaggiato.
L’accordo – Gli Zhang hanno previsto un contratto triennale per inquadrare Marotta come amministratore delegato dell’area sportiva. Il padre Jindong ha voluto conoscere idee e strategie del dirigente, visto che di solito è lui a prendere le decisioni di massima, mentre il figlio Steven ascolta il parere del padre e poi dà il via alla fese esecutiva. Marotta ha voluto sapere quali fossero i piani dell’Inter per i mesi a venire. Il suo contratto dovrebbe prevedere condizioni non molto diverse da quelle che aveva alla Juventus, con un ingaggio annuale da 1,5 milioni di euro più bonus. Per la firma ufficiale però bisogna attendere ancora qualche giorno, forse dopo che il presidente Zhang sarà tornato da Londra dopo la partita con il Tottenham.
L’esordio previsto – Marotta potrebbe esordire nella sua funzione già dal 7 dicembre, giorno del cosiddetto “derby d’Italia”, la trasferta torinse contro la Juventus, la squadra che ha lasciato meno di un mese fa in circostanze non del tutto chiarite. Nonostante una partenza a singhiozzo e una brutta sconfitta in casa dell’Atalanta domenica scorsa, l’Inter è terza in campionato e può qualificarsi agli ottavi di Champions League.
I piani per la squadra – Ma quali saranno i compiti di Marotta? In concreto dovrà collaborare con il direttore sportivo Piero Ausilio nella gestione della società, mentre la parte finanziaria rimarrebbe affidata all’altro amministratore Alessandro Antonello. L’accoppiata Marotta-Ausilio potrebbe dare i primi frutti a partire dal mercato di gennaio ma tenendo presenti le prospettive di lungo termine. Quando era alla Juventus uno dei suoi punti di forza è stata la capacità di costruire una gruppo coeso di giocatori italiani attraverso una serie di acquisti oculati. All’Inter riuscirà a fare la stessa cosa? Per ora i nomi di possibili acquisti ipotizzati dalla stampa sportiva sono quelli di Sandro Tonali del Brescia, di Nicolò Barella del Cagliari e di Federico Chiesa della Fiorentina. I quotidiani specializzati hanno anche accennato a contatti in corso con il patron della Lazio Claudio Lotito per l’acquisizione del centrocampista serbo Sergej Milinkovic-Savic, da concludere la prossima estate.
I successi binconeri – Marotta era arrivato alla Juventus nel 2010, quando gli effetti della retrocessione in Serie B e lo scandalo Calciopoli erano ancora un recente (e brutto) ricordo. Con lui la squadra si è lasciata tutto alle spalle vincendo sette scudetti consecutivi (record assoluto in Italia), quattro Coppe Italia, tre Supercoppe italiane e arrivando in finale di Champions League due volte nel giro di tre anni.