Daniel ha 18 anni, fa il trequartista e gioca per la Primavera del Milan. A San Siro, in panchina, non doveva neanche andare per la partita di Serie A contro il Verona. Poi l’ha chiamato mister Pioli all’improvviso: due volte. La prima per farlo salire sul pullman che partiva per lo stadio, la seconda per farlo entrare in campo nei minuti finali. Il risultato è rimasto sull’1-1, ma lui è diventato il primo classe 2000 ad esordire con la maglia rossonera in campionato. Quella maglia che era stata del papà Paolo e prima ancora del nonno Cesare. Daniel di cognome fa  Maldini ed è il terzo di una dinastia di campioni.

«Daniel tocca a te»- La scena, dopo una prestazione alquanto deludente del Milan, se l’è presa tutta il giovane debuttante: «È stato un sogno, peccato per il risultato. La prossima volta speriamo di ottenere i tre punti», ha dichiarato Daniel nel post gara. Gettato nella mischia al 93’, ha toccato un solo pallone di testa ma ha comunque ricevuto i complimenti del mister: «Speravo avesse la palla giusta ma non sono stato un buon veggente. Il ragazzo ha molto talento e sta lavorando bene». La benedizione di Pioli ha fatto eco all’investitura di Paolo, ex capitano e ora direttore tecnico dei rossoneri: «Non ho avuto modo di commuovermi perché ero troppo preso dalla gara. Ma sono orgoglioso di lui», così come mamma Adriana che ha commentato su Instagram: «Un giorno come questo è un sogno». E pensare che inizialmente Daniel non doveva neanche essere convocato. Poi la febbre di Ibrahimovic e le partenze di Suso e Piatek, hanno convinto Pioli a puntare su di lui.

Proprio come papà- Anche Paolo Maldini debuttò così nel 1985 contro l’Udinese, quasi per caso: Tassotti non c’era, Battistini si infortunò nella ripresa. E allora toccò a lui, sedicenne, posizionarsi quel giorno sulla fascia sinistra, prima di occuparla per quasi 25 anni, pieni di vittorie ma anche di qualche sconfitta. Non era il primo Maldini ad aver indossato quella maglia. Cesare, il padre, lasciò la sua Trieste nel ’54 prima di un lungo soggiorno sotto la Madonnina. Dodici anni pieni di successi, in cui partecipò alla Storia da protagonista: fu lui, infatti, il capitano ad alzare la prima Coppa dei Campioni del Milan nel ’63, sotto il cielo di Wembley.

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Esordio @dani.malda !!! Súper orgullosa de ti ??

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Trequartista con la passione per il tackle- Paolo e Cesare giocavano in difesa. Daniel invece è un centrocampista offensivo. Ama la verticalizzazione, vede bene la porta (8 gol e 5 assist in 12 presenze stagionali con la primavera), e ha anche un discreto talento nelle scivolate. Insolito per un trequartista, non così strano per chi è il figlio di uno dei più grandi terzini della storia del calcio. Difficile vederlo in campo presto, ora che c’è il derby, e che Ibrahimovic guarirà dalla febbre. Più probabile che, almeno per adesso, trascini la squadra Primavera alla promozione. Per il grande calcio, invece, è solo una questione di tempo, perché le stimmate del predestinato ci sono tutte. E se ci metti anche qualche consiglio di papà Paolo…