«Il Mondiale sarà comunque seguito, anche senza l’Italia». È dura accettarlo, ma è così. Marco Iaria, firma della Gazzetta dello Sport, specializzato in economia e politica del calcio, è convinto che la mancata partecipazione degli Azzurri non farà crollare l’interesse degli appassionati nei confronti di Russia 2018. Certo, qualcosa a livello di cifre cambierà: indubbiamente saranno meno gli italiani che seguiranno le partite (49 dei 50 eventi più visti nella storia della tv sono gare disputate dalla Nazionale) e leggeranno di calcio (il giornale più venduto di sempre è stata la Gazzetta del 10 luglio 2006, quella con Fabio Cannavaro che solleva la Coppa del Mondo nel cielo di Berlino: 2.302.808 copie). D’altro canto, «al giorno d’oggi chi segue il calcio è sempre più interessato a quello che accade aldilà dei confini». Resta solo da capire su quale canale dovremo sintonizzarci per seguire Messi, Ronaldo e Neymar.
Cosa sappiamo della situazione dei diritti tv dei prossimi Mondiali?
«In Italia non sono stati ancora assegnati perché si aspettava di capire se l’Italia si sarebbe qualificata o meno. Senza gli Azzurri i diritti tv potrebbero valere circa la metà: da 180 a 90-100 milioni. Dipenderà dalle trattative. È un danno economico notevole, ma solo per la Fifa, la Federazione internazionale. La Federcalcio italiana (Figc) gestisce i diritti televisivi della Nazionale, ma non per la fase finale della competizione. L’eventuale danno per la Figc si potrebbe manifestare nel momento in cui, alla scadenza di questo ciclo, andrà a ritrattare i diritti con la Rai per il quadriennio successivo e in qualche modo potrebbe scontare il minor appeal di una nazionale che non ha partecipato ai Mondiali».
La Rai comprerà comunque i diritti del Mondiale?
«I diritti del Mondiale, rispetto al campionato, seguono logiche diverse, perché i più appetibili, sia per gli ascolti che per la raccolta pubblicitaria, sono quelli delle partite in chiaro. E quindi, nel nostro caso, in prima battuta c’è la Rai, la tv di Stato, che dovrebbe garantirsi gran parte dei diritti per poi cedere una quota di partite a Sky da trasmettere sulla pay tv, anche per alleggerire i costi».
Nello specifico quali partite verranno trasmesse dalle due tv?
«Si vedrà in sede di trattativa. Ad oggi non sono stati neanche assegnati i diritti».
E Mediaset potrebbe partecipare all’asta?
«Sì, parteciperà, ma dalle notizie che abbiamo la Rai dovrebbe farcela, per poi sublicenziare parte dei diritti a Sky».
Per i quotidiani sportivi cosa cambia? Il risultato del playoff contro la Svezia ha avuto un forte impatto negativo sul titolo di Rcs, l’editore della Gazzetta dello Sport.
«È chiaro che il Mondiale rappresenta un’occasione di incremento delle vendite e della pubblicità per i giornali sportivi. È stato calcolato che nel 2014, in occasione dell’ultima Coppa del Mondo, il fatturato in Italia di Rcs è cresciuto di 7 milioni, con un margine di guadagno di 5 milioni. L’obiettivo della Gazzetta, in assenza degli Azzurri, è di varare l’Operazione Mondiale Rosa, con una serie di iniziative in grado di stimolare l’interesse del pubblico e degli investitori sotto diversi aspetti».