Il Mugello delle prime volte. Il Gran Premio d’Italia ha regalato la prima gioia in MotoGp al ducatista Danilo Petrucci che vince davanti a Marc Marquez su Honda e ad Andrea Dovizioso su Ducati, in lotta per il titolo mondiale. Per Jorge Lorenzo e Valentino Rossi è stato invece un weekend di delusioni. Lo spagnolo su Honda ha chiuso la gara tredicesimo, mai così male in terra italiana, mentre l’italiano è finito fuori pista con la sua Yamaha dopo pochi giri, chiudendo un weekend disastroso come non se ne vedevano da tempo da queste parti.

Gioia Petrucci- Il Mugello si conferma terra di conquista per la Ducati che qui vince dal 2017. Il Gran Premio però non era iniziato benissimo per le Rosse di Borgo Panigale: Petrucci terzo, dietro Marquez e Fabio Quartaro su Yamaha Petronas, mentre Dovizioso nono non facevano presagire un weekend di soddisfazioni. Una falsa impressione perché la gara è stata poi un saliscendi di emozioni, con Petrucci a lottare per il primo posto contro Marquez, Alex Rins su Suzuki e Dovizioso. La curva San Donato all’ultimo giro ha deciso il Gran Premio: in testa Petrucci con dietro Marquez e Dovizioso che cercano di superarlo. Entrambi però arrivano lunghi e danno così la possibilità al pilota umbro di fare l’allungo decisivo, staccando per soli 43 millesimi il catalano, arrivato secondo. Il pilota della Honda resta alla guida della classifica mondiale, con un distacco adesso di 12 punti su Dovizioso e di 27 su Rins.

Duello in casa Honda- Se per Marquez il risultato è decisamente positivo, visto che il Mugello non è particolarmente facile per la sua Honda, lo stesso non si può dire di Lorenzo. Partito diciassettesimo, il maiorchino non è ancora riuscito a trovare il feeling con la sua moto e il piazzamento finale, tredicesimo, ne è la prova. «Parto oggi per il Giappone per parlare con gli ingegneri Honda. È giusto ascoltare Marquez ma bisogna avere un piano B per gli altri piloti» ha dichiarato Lorenzo. La replica del campione del mondo non si è fatta attendere: «Anch’io vorrei una moto migliore, ma per essere ascoltato deve stare davanti. Al momento si trova dietro a me e a piloti come Crutchlow e Nagakami».

Valentino Rossi, 40 anni, pilota Yamaha

Delusione Rossi- Invece per le Yamaha il weekend non è stato semplice. Maverick Vinales si è piazzato quinto, distante 7 secondi da Petrucci, mentre Rossi è uscito all’ottavo giro. Partito diciottesimo, per il Dottore è stata una gara da dimenticare: prima il contatto con Joan Mir, che dopo pochi giri lo ha portato nella ghiaia, poi un allungo di troppo alla curva Arrabbiata 2 gli ha fatto concludere anticipatamente la corsa. «Ora dobbiamo solo restare concentrati, non fare più errori durante le libere e cercare qualcosa di differente» ha commentato Rossi. In attesa dei test di Brno di agosto dove si sperimenterà la nuova M1 del 2020, la Yamaha dovrà cercare di tirare fuori il massimo dal materiale attuale. «Dobbiamo cercare di essere più veloci in prova. Sembra che si cerchi sempre il miracolo, ma dobbiamo cercare di sfruttare al massimo quello che abbiamo». Il Montmelò, prossima tappa del Mondiale, ci dirà se sarà così.