È arrivato quel momento dell’estate in cui Londra si tinge di bianco e verde: è l’inizio di Wimbledon, dove il profumo dell’erba tagliata accompagna il torneo più antico e affascinante del tennis mondiale. Tra fragole e panna, tradizioni e sogni, l’Italia si presenta con tanti tennisti, pronta a stupire e, magari, a riscrivere la storia.
I favoriti – I più papabili per la vittoria finale sono sempre Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Il primo è campione in carica per due volte consecutive a Londra: arriva con grande fiducia dopo il successo al Roland Garros. Il secondo è il numero uno del mondo, che sta disputando una stagione eccezionale e la sua continuità di risultati lo rende affidabile su tutte le superfici. Arriva a Wimbledon con la possibilità di allungare ulteriormente il vantaggio in classifica e con la voglia di riscatto dopo la sconfitta in finale a Parigi proprio contro contro Alcaraz.
Più staccati ma non da sottovalutare Novak Djokovic (sette titoli a Wimbledon, più di 100 vittorie sull’erba) e Daniil Medvedev (semifinalista lo scorso anno, ha mostrato segnali di ripresa a Halle e ha un tabellone non proibitivo almeno fino agli ottavi).
Visualizza questo post su Instagram
Possibili sorprese – Wimbledon è da sempre terra di sorprese, dove outsider e specialisti dell’erba possono ribaltare i pronostici. Il primo indiziato potrebbe essere il kazako Alexander Bublik. Reduce dal trionfo al torneo di Halle, dove ha sconfitto sia il numero uno del mondo Jannik Sinner che Daniil Medvedev in finale, è noto per il suo stile di gioco spettacolare e poco ortodosso.
Un’altra sorpresa porta il nome di Taylor Fritz. Nei tornei passati ha consolidato la sua reputazione di specialista dell’erba vincendo il titolo di Stoccarda contro Zverev e portando a quattro i suoi titoli su questa superficie, secondo solo a Djokovic tra i giocatori in attività.
Gli italiani – Mai come quest’anno il tricolore sventola alto sul manto erboso dell’All England Lawn Tennis & Croquet Club: sono ben 11 gli italiani in gara nel tabellone maschile principale, guidati dal numero uno del mondo, Jannik Sinner, che esordirà in un derby tutto azzurro contro Luca Nardi. Accanto a lui, Matteo Berrettini (finalista nel 2021), Lorenzo Musetti, Fabio Fognini (che contro Alcaraz potrebbe disputare l’ultima partita della sua carriera), Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Luciano Darderi, Flavio Cobolli, Mattia Bellucci e Giulio Zeppieri (proveniente dalle qualificazioni) compongono una delle spedizioni più numerose di sempre.
Nel tabellone femminile, le speranze sono affidate a Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto. È chissà se quest’anno l’Italia riuscirà a portare a casa un trionfo che manca dalla vittoria nel doppio femminile del 2014 di Sara Errani e Roberta Vinci.
Tradizioni centenarie – Quella più iconica di Wimbledon è senza dubbio l’obbligo del dress code completamente bianco per tutti i giocatori. Questa regola, introdotta nel 1880, nacque per motivi pratici: il bianco era il colore degli indumenti in cui il sudore risaltava meno. Questa tradizione è così stringente che nemmeno i più grandi campioni sono riusciti a scalfirla: Roger Federer nel 2013 dovette cambiare le scarpe per via della suola dorata e André Agassi rinunciò addirittura a partecipare tra il 1988 e il 1990.

Le famose fragole con la panna di Wimbledon
Sin dalla prima edizione di Wimbledon nel 1877, le fragole con la panna sono il dolce tipico del torneo. Ancora oggi vanno per la maggiore: in media ogni anno, nelle due settimane di partite, tifosi e appassionati ne mangiano quasi 35 tonnellate. Sono fragole della varietà malling centenary, coltivate dall’azienda agricola Hugh Lowe Farms. Vengono raccolte a mano e consegnate ogni giorno a Wimbledon.
Una delle tradizioni più curiose è l’impiego di Rufus, il falco anti-piccioni. Dal 2000, questo rapace sorvola i campi ogni mattina per un’ora prima dell’apertura dei cancelli, tenendo lontani piccioni e altri volatili che potrebbero disturbare i giocatori.