Il pallone della finale ai piedi della coppa sul prato di Wembley, sede della finale 2013 di Champions League

Il pallone della finale, ai piedi della coppa, sul prato di Wembley. Sede della finale 2013 di Champions League (Uefa.com)

Non solo Manchester United-Real Madrid. La prima tranche degli ottavi di finale offre altre sfide interessanti: martedì sera a Dortmund si sfidano il Borussia e lo Shakhtar Donetsk (2-2 all’andata in Ucraina), mercoledì a Torino la Juve attende il Celtic Glasgow forte del 3-0 ottenuto in Scozia venti giorni fa e a Parigi il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti (privo di Ibrahimovic, squalificato due turni) aspetta il Valencia dopo aver vinto 2-1 in terra spagnola all’andata.

Borussia Dortmund-Shakhtar, in contemporanea al big match dell’Old Trafford tra united e Real Madrid, rischia di passare in secondo piano. Eppure sarà la sfida tra due squadre molto giovani e che praticano un calcio dinamico, tatticamente spregiudicato ed esteticamente piacevole. I ragazzi di Jürgen Klopp, trascinati dal talento dei nazionali tedeschi Mario Götze e Marco Reus, hanno finito primi nel girone, davanti a Real Madrid e Mancester City in quello che era stato definito, non a torto, il “girone di ferro”. Forti dei due gol in trasferta, ora puntano a far continuare lo spettacolo anche nei turni a eliminazione diretta e a confermare il ruolo di sorpresa del torneo. Lo Shakhtar proverà a ribaltare il pronostico con i tanti brasiliani importati nelle lande ucraine e capaci di trascinare la squadra di Lucescu fin qui.

Juventus-Celtic di mercoledì 6 marzo è la partita che, sulla carta, non dovrebbe riservare clamorose sorprese. Forte del triplo vantaggio dell’andata, la squadra allenata da Antonio Conte aspetta allo Juventus Stadium un Celtic conscio di dover compiere un vero e proprio miracolo. Agli scozzesi servirebbe un 4-0 o un risultato con tre gol di scarto dal 4-1 in su. Il tecnico bianconero e il leader del centrocampo Andrea Pirlo, ha esortato squadra e ambiente a non sottovalutare l’avversario e l’impegno.

Psg-Valencia sembra invece match molto più difficile da prevedere. La vittoria per 2-1 della squadra allenata da Ancelotti in terra spagnola all’andata è un’ottima base di partenza per affrontare il ritorno. Tuttavia, l’assenza di Ibrahimovic (squalificato per due turni), del forte difensore brasiliano Thiago Silva (alle prese con un guaio muscolare, dovrebbe rientrare a breve) e la recente sconfitta per 1-0 subita in campionato col non irresistibile Reims potrebbero giocare a favore degli spagnoli, desiderosi di provare la remuntada.

Federico Thoman