«Dopo la tempesta esce sempre il sole», si dice. Ma sembra valere il contrario per Jorge Martín: il pilota di MotoGp dopo aver vinto il motomondiale nel 2024 con la Ducati, ha iniziato nel peggiore dei modi la stagione del 2025. La sua avventura con la scuderia Aprila è iniziata con due infortuni prestagionali e ha dovuto saltare tre weekend di gara. Al suo primo gran premio, quello di domenica 13 aprile in Qatar, Martín è scivolato al quattordicesimo giro ed è stato colpito alla schiena dalla moto di Fabio Di Giannantonio, pilota del team VR46.

 

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Le condizioni «Grazie a Dio», scrive sui social il campione del mondo in carica, «sarebbe potuta andare molto peggio di così. Cercherò di tenervi aggiornati». Il messaggio di Martín ai fan arriva dall’Hamad General Hospital di Doha, dove è stato sottoposto a esami e accertamenti dopo la caduta. I medici hanno diagnosticato al pilota una contusione costale con pneumotorace e una minima soffusione pleurica, cioè un accumulo di aria e un po’ di liquido nello spazio pleurico del polmone. Martín ha poi riportato otto fratture costali agli archi posteriori e tre a quelli laterali. È previsto che rimanga in osservazione in ospedali fino a quando non sarà risolto lo pneumotorace.

La dinamica – A determinare la caduta di Martín è stato lo scalino di un cordolo in uscita di una curva del tracciato di Lusail: «Era davanti a me ed è andato un po’ largo. Gli ero molto vicino e quando è caduto il suo corpo era proprio davanti alla mia moto, non potevo andare da nessuna parte e l’ho toccato», racconta Di Giannantonio, «ero molto preoccupato e avevo la pelle d’oca, è stata la scena più brutta della mia vita».