Si espande e assume dimensioni sempre più rilevanti lo scandalo-pedofilia che sta scuotendo dall’interno il calcio inglese. La denuncia delle molestie subite da parte di Derek Bell, ex giocatore del Newcastle nei primi anni ’80, si è aggiunta mercoledì 30 novembre a una lista sempre più lunga di confessioni da parte di ex calciatori molestati. La Federcalcio inglese è stata costretta a correre ai ripari, mettendo a disposizione una linea telefonica dedicata ed aprendo un’inchiesta.

Parlando ai microfoni di BBC Radio 5, Bell ha accusato l’ex allenatore delle giovanili George Ormond di aver abusato di lui ripetutamente quando era un giovane calciatore, tra i 12 ed i 16 anni, di Montagu e North Fenham. “Tentai di ucciderlo – ha dichiarato Bell raccontando di una tentata vendetta alla fine degli anni ’90 – pensando che non potevo più vivere, ovunque andavo mi pareva di vederlo”. Il piano di Bell, che era andato a casa di Ormond armato di coltello, non andò in porto soltanto perchè l’allenatore non era nell’appartamento. Ormond ha già scontato sei anni di carcere dal 2002 per una serie di abusi sessuali su minori.

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La denuncia di Bell è l’ultima di una serie di confessioni rilasciate da ex calciatori inglesi a diversi media nazionali nel corso delle ultime tre settimane. Il caso è montato dopo che, lo scorso 16 novembre,  il giornalista del Guardian Daniel Taylor aveva raccolto per primo la denuncia delle molestie subite da Andy Woodward. Woodward ha raccontato con dovizia di particolari le penose conseguenze sulla propria carriera calcistica e sul proprio equilibrio psico-fisico degli abusi subiti in giovane età da parte dell’ex allenatore Berry Bennell. L’uomo, 62 anni, è sotto accusa dopo che alle parole di Woodward sono seguite a catena altre denunce pubbliche da parte di ex giocatori del Crewe Alexandra e di altri club inglesi.

Lunedì 28 novembre Bennell, che è già stato condannato tre volte in passato per molestie su minori, ma mai per i casi di abusi tra gli anni ’80 e ’90 ora emersi, è stato colto da un malore e ricoverato d’urgenza lunedì 28 novembre. I media inglesi sospettano si possa essere trattato di un tentativo di suicidio. Sull’onda delle pressioni dell’opinione pubblica, a fianco delle indagini della polizia, anche la Football Association britannica ora ha aperto un’inchiesta interna, e messo a disposizione una linea telefonica dedicata alla raccolta di ogni altra denuncia.

Mentre lo sport inglese s’interroga sui drammi individuali taciuti nelle squadre giovanili, alcune voci iniziano a chiedere anche alla Federcalcio di indagare su eventuali casi simili in Italia. l’invito è venuto dal giornalista Italo Cucchi sul Corriere dello Sport. Dalla sede della Figc, per il momento, nessuna presa di posizione ufficiale.