“La Spagna è favorita, è più forte, ma può essere messa in difficoltà dall’Italia del secondo tempo con il Brasile”. Non usa mezzi termini Cesare Prandelli, il Commissario Tecnico della Nazionale azzurra. È consapevole che la sfida con la Spagna di Giovedì 27 a Fortaleza, semifinale della Confederation Cup, sarà una battaglia difficile da vincere. Ancora di più dopo l’abbandono di Mario Balotelli, che è dovuto rientrare in Italia per l’infortunio alla gamba sinistra rimediato alla fine della partita persa con il Brasile.
“Senza Mario – ha detto Prandelli – avremo la necessità di lavorare di più sul collettivo. Gli sviluppi in fase offensiva è inutile descriverli, avremo giocatori con caratteristiche diverse”. Il sostituto naturale di Super Mario è Alberto Gilardino, l’attaccante del Bologna, che dovrebbe essere schierato da Prandelli al centro dell’attacco azzurro, a meno di complicate rivoluzione tattiche.
Il commissario tecnico smentisce comunque pressioni da parte del Milan per far rientrare l’attaccante in Italia: “non abbiamo mai avuto ricevuto in questi anni pressioni da parte dei dirigenti dei nostri club, anche perché mi sembra abbiamo sempre gestito con buon senso”.
La Spagna di Vicente Del Bosque è la squadra più in forma della Confederation Cup, prima nel girone eliminatorio, tre vittorie su tre ma soprattutto 15 gol fatti e un solo gol subito. Una statistica preoccupante per la nostra nazionale che ha subito, in sole tre partite, ben 8 gol. Troppi, per una squadra che ambisce ad arrivare alla finale di Rio de Janeiro del 30 Giugno. Eppure Prandelli difende il suo gioco offensivo: “Degli otto goal subiti finora ben quattro erano irregolari. E anche noi di goal ne abbiamo fatti otto perché siamo venuti qui per offrire un buon calcio, non per difenderci”.
Enrico Tata