Da Messi che indossa il Bisht alle bocche chiuse degli iraniani durante l’inno nazionale. Dal primo arbitro donna alla protesta della Germania. Dopo 36 anni torna vincitrice l’Argentina con una finale tra Mbappé e Messi che ha fatto sognare. Si sono appena conclusi i Mondiali più criticati di sempre: tra violazione dei diritti umani, corruzione e insostenibilità ambientale, abbiamo assistito a immagini che rimarranno nella storia. Ecco raccolte dieci delle fotografie più significative.
Lionel Messi alza la coppa con il Bisht, abito tradizionale nel Medio Oriente. Indossato da sovrani, capi tribù e in generale dai leader, la tunica rappresenta benessere e regalità. La coppa torna all’Argentina dopo 36 anni: le ultime due vittorie risalgono al 1978 e al 1986.
Dopo aver indossato il Bisht, Lionel Messi abbraccia la Coppa del Mondo, consegnatagli dall’emiro del Qatar Al Thani e il presidente della Fifa Gianni Infantino. Il sette volte Pallone d’oro è stato nominato miglior giocatore dei Mondiali di Qatar 2022.
Il Presidente francese Emmanuel Macron è sceso in campo per cercare di consolare Kylian Mbappé dopo che la Francia è stata battuta ai rigori dall’Argentina. Macron ha detto di aver «condiviso la tristezza con i giocatori soprattutto perché siamo arrivati così vicini all’obiettivo». Con grande sportività anche il portiere argentino Emiliano Martínez ha tentato di confortare il numero 10.
I festeggiamenti del Marocco per la vittoria contro il Portogallo nei quarti di finale. Risultato storico: è la prima volta che una squadra africana arriva in semifinale.
Dopo aver perso la partita ai rigori contro la Croazia, il ct giapponese Hajime Moriyasu ha consolato i suoi giocatori, si è battuto il petto e si è inchinato davanti ai tifosi per sei secondi dimostrando profondo riconoscimento per i tifosi del suo paese che gli hanno garantito un supporto costante.
Stéphanie Frappart è la prima arbitra nella storia dei mondiali di calcio maschile. Frappart è scesa in campo per dirigere Costa Rica-Germania. Tra i 36 arbitri scelti dal Comitato arbitri della Fifa, presieduta da Pierluigi Collina, sono presenti altre due donne: la ruandese Salima Mukansanga e la giapponese Yoshimi Yamashita.
L’italiano Mario Ferri, soprannominato il “Falco”, ha invaso il campo durante la partita Portogallo-Uruguay sventolando la bandiera della pace e indossando una maglietta di Superman con le scritte «Save Ukraine» e «Respect for Iranian Woman». Il gesto ha un forte valore simbolico e politico. Ferri ha voluto trasmettere tre messaggi importanti: il sostegno alle donne iraniane, la critica alla Fifa per il divieto delle fasce da capitano con l’arcobaleno e le bandiere per i diritti umani sugli spalti, e il sostegno al popolo ucraino.
Con uno spettacolare gol in mezza rovesciata, Richarlison segna la doppietta con cui il Brasile batte la Serbia nella fase dei gironi. Il giocatore del Tottenham ha realizzato uno dei migliori gol di questo Mondiale, con un gesto tecnico che aveva già provato, quasi identico, in un allenamento qualche giorno prima.
Tra i tanti tifosi, uno dei volti che verrà ricordato è quella della tifosa che ha coraggiosamente protestato per le violenze contro le donne in Iran. La donna si è mostrata con lacrime rosse dipinte sul volto, simbolo del sangue delle vittime del regime, e una maglia dell’Iran con il nome di Mahsa Amini, la giovane uccisa a settembre dalla polizia morale.
