Ventura Liechtenstein vs Italy

Non sarà mai un’amichevole. Italia-Germania, la partita che più di tutte affolla l’immaginario dei tifosi quando si parla di Nazionale, ha sempre la valenza di uno scontro epocale, anche se la posta in gioco non lo merita. Dal 1970 in avanti, dal celeberrimo 4-3 di Città del Messico, la sfida è divenuta leggenda, anche più di Italia-Brasile, un altro grande classico del calcio mondiale. Contro i panzer gli azzurri si esaltano. E spesso e volentieri vincono. Questa sera alle 20.45 la sfida infinita continua davanti agli oltre 40mila di San Siro (biglietti ancora in vendita sul web e dalle 16 allo stadio). Sarà il 35° confronto della storia, 15-8 il conto dei successi a favore degli azzurri.

L’ultima vittoria è stata della Germania ed è fra quelle più dolorose di sempre. A luglio a Bordeaux l’Italia di Conte si inchinò ai campioni del mondo nei quarti di Euro 2016. I tedeschi, in realtà, non riuscirono a vincere neanche quella volta, passando il turno solamente grazie ai calci di rigore. Sulla panchina della Nazionale oggi siede Giampiero Ventura, alla ricerca del primo scalpo di una grande. A settembre il ko nel debutto di Bari con la Francia (in amichevole), a ottobre il pareggio a Torino con la Spagna nel girone di qualificazione al Mondiale russo.

Questa Italia-Germania sarà, come ogni amichevole, caratterizzata dagli esperimenti, sia sul fronte azzurro che su quello teutonico. Ventura prova il 3-4-3 dopo il 4-2-4 mostrato a Vaduz contro il Liechtenstein: in difesa entra Rugani, a centrocampo la coppia Verratti-Parolo e gli esterni Darmian e De Sciglio, nel tridente Bernardeschi farà compagnia ai gemelli del gol Belotti-Immobile. Conferma il modulo cambiando gli uomini il ct tedesco Löw: nel 4-2-3-1 le novità rispetto all’8-0 rifilato a San Marino sono il portiere Leno, il terzino sinistro Gerhardt, i centrocampisti Rudy, Weigl e Goretzka (che agirà da trequartista) e l’attaccante Götze.

 

La vigilia del match, per motivi diversi, è stata piuttosto agitata da entrambe le parti. Sul fronte azzurro Ventura sta già guardando avanti, chiedendo una modifica di calendario al campionato di A, in vista di quella che potrebbe essere la partita più importante della sua gestione: Spagna-Italia del settembre 2017, gara valida per le qualificazioni mondiali. A meno di intoppi le due squadre arriveranno a quella sfida molto vicine in classifica, probabilmente a pari punti (esattamente come adesso). Decisiva per il primo posto nel girone, che vale l’accesso diretto ai Mondiali (altrimenti serve lo spareggio), sarebbe quindi la differenza reti, che al momento sorride agli iberici (+14 contro +7). Per arrivarci in forma Ventura ha chiesto ai club di anticipare l’avvio del campionato al 13 agosto. Una proposta che, se accolta, stravolgerebbe i piani di preparazione estiva delle squadre. Marotta, ad della Juve, si è detto contrario “per impedimenti oggettivi”, la Roma ha invece aperto al dialogo. Venerdì 18 novembre è in programma il Consiglio di Lega dei club di A e potrebbero esserci novità.

I problemi della Germania, per ironia della sorte, nascono da una sonora vittoria, 8-0 sul campo di San Marino. Venerdì 11 novembre, a fine partita, l’attaccante tedesco Müller ha definito “inutili e pericolose” partite come quella con San Marino dove il dislivello tecnico è evidente. Una frase che ha provocato la reazione di Alan Gasperoni, responsabile comunicazione della nazionale sammarinese: un lunghissimo post su Facebook, con un boom di condivisioni, dove si spiega ai tedeschi che “il calcio è di tutti e non di vostra proprietà”. Per gli azzurri di Ventura, una spinta in più per vendicare la caduta di Bordeaux e scrivere un’altra pagina di quel romanzo infinito che è Italia-Germania.