L’era di Rudi Garcia è finita, e le indiscrezioni sono diventate realtà: il patron della Roma, James Pallotta, ha dato l’incarico a Luciano Spalletti, che torna così ad allenare i giallorossi dopo sei anni. Al Milan, intanto, la panchina di Siniša Mihajlovic continua a traballare: il biglietto d’ingresso per la semifinale di Coppa Italia conquistato ieri contro il Carpi non ha allontanato i dubbi sul futuro del tecnico.

mihajlovic-spalletti

A sinistra, il tecnico del Milan, Mihajlovic, fotografato quando allenava la Fiorentina; a destra quello della Roma, Spalletti, fresco di nomina.

Qui Roma
«Siamo ancora in corsa per vincere qualcosa in questa stagione. Siamo solo a metà del cammino e abbiamo la squadra che ci può consentire di ottenere dei risultati». Spalletti commenta così il suo ritorno nella Capitale. L’ottimismo non manca, ma il nuovo allenatore non può che essere consapevole del fatto che la seconda metà del cammino, per la Roma, sarà tutta in salita. Realismo, quindi. Ma del resto, chi meglio di lui può sperare di cambiare le carte in tavola? Nel giugno del 2005, quando era arrivato per la prima volta a Trigoria, si era trovato di fronte una Roma a pezzi e a un passo dalla serie B, ma nel giro di pochi mesi erano arrivate 11 indimenticabili vittorie consecutive in campionato.

Qui Milano
«Volevamo superare il turno e ci siamo riusciti con merito», rivendica il tecnico serbo. «Vado avanti a testa alta, fino alla fine». Il 2-1 messo a punto in casa dai rossoneri e la conseguente qualificazione alla semifinale della Tim Cup gli permettono di salvarsi, almeno per ora. Ma saranno le sfide con Fiorentina, Empoli e Inter nelle prossime settimane a decidere se Mihajlovic continuerà ad allenare il Milan oppure no. Anche perché la vittoria col Carpi è stata tutt’altro che netta, con i milanesi in affanno per quasi tutto il secondo tempo. E l’ombra di Lippi è difficile da ignorare: anche se la dirigenza ha smentito di aver avuto contatti con l’ex ct della Nazionale, lui si è già detto «pronto a tornare in panchina».

Due storie parallele?
Quella che si snoda tra la Capitale e Milano è una storia che ha dei punti di contatto. Sia la Roma che il Milan stanno deludendo le aspettative dei tifosi, anche se la crisi della prima non è paragonabile agli sbandamenti del secondo. Entrambe le squadre sono state flagellate da una raffica di infortuni. A Milano Balotelli è stato fermo per mesi a causa di una pubalgia e Menez, colpito da un infortunio alla schiena, non torna in campo dalla sfida di agosto contro il Perugia. A Roma, Salah è stato fermato a novembre da una brutta lesione alla caviglia e poco dopo è toccato a Gervinho, infortunato alla coscia destra. Per settimane si è pensato che gli allenatori di entrambi i team avessero già in tasca un biglietto di sola andata per l’esonero, ma è proprio qui che le loro strade si sono divise. Almeno per ora.

Chiara Severgnini