Andrea Mura su "Vento di Sardegna"

Diciotto velisti e un oceano da superare.  È salpata lunedì 27 maggio la Ostar, la storica regata in solitario e il navigatore italiano Andrea Mura su “Vento di Sardegna” è già in vantaggio sul resto della flotta. Le barche sono partite da Plymouth (in Gran Bretagna) alle 12 di lunedì. Obiettivo: Newport, vicino a New York, dopo 3.000 miglia di navigazione in solitario sfidando i venti contrari e le correnti oceaniche. Alla partenza c’erano 20 nodi di vento, diventati 35 in mare aperto.

E per la giornata di oggi, martedì, si prevede una burrasca che non sembra però spaventare Mura. ”Da domani ci dovremo confrontare per 36 ore con onde alte 7 metri”, ha commentato via satellitare il 48enne velista italiano. Saranno giornate faticose, fisicamente e mentalmente. Niente sonno, manovre continue per mantenere il controllo e la velocità della barca. E Andrea Mura non si risparmierà a bordo del suo Open50 e affronterà la burrasca rimanendo nel pozzetto scendendo in coperta solo per pochi minuti. La regata però è ancora lunga ed è impossibile fare pronostici per il momento. Tra un paio di notti vento e mare permetteranno di capire se c’è effettivamente qualche velista in vantaggio sugli altri.

Ancora una volta la Ostar, la “Observer Single-handed Trans-Atlantic Race” nata nel 1960, una delle regate più longeve della storia della vela, si conferma una gara dura. Ed è che forse proprio per questo ha sempre attratto i migliori navigatori del mondo, come i leggendari Francis Chicester, Eric Tabarly, Philippe Poupon, Loick Peyron.

Maria Elena Zanini