Sergio Parisse festeggia dopo aver segnato

Sergio Parisse festeggia dopo aver segnato

“Oh merde” . Lapidario Sébastien Chabal. E un po’ incredulo. L’Italia che batte la Francia non capita tutti i giorni. Più precisamente non capitava dal 2011. E bisogna risalire fino al 1997 per trovare un’altra vittoria di Azzurra sui galletti francesi.  Il torneo Sei Nazioni non poteva cominciare meglio per  l’Italia che sotto la guida di Jaques Brunel ha ritrovato lo slancio giusto per uno storico 23 a 18.

“Monsieur Brunel, non poteva venire in Italia prima? “. Domanda d’obbligo di apertura della conferenza stampa post-partita. E lui, ex uomo del Perpignan risponde semplicemente: “Non potevo venire prima in Italia, l’ho fatto al momento giusto. La squadra azzurra era già in crescita, e oggi ha mostrato la bellezza del nostro rugby e del nostro carattere. Abbiamo lavorato sul gioco, e non in rapporto alla Francia, eravamo noi a dover essere propositivi, ed eravamo totalmente concentrati sui contenuti del nostro gioco da svolgere sul campo. Tutto ha funzionato, e sono molto soddisfatto”.

E l’aveva promesso nel 2011 quando era arrivato alla guida della nazionale italiana: “darò del mio meglio affinché la squadra possa vincere il Sei Nazioni entro i prossimi tre anni”. Certo, non è il Sei Nazioni ma solo la Francia. Ma è comunque un inizio.

I giornali transalpini hanno sottolineato con grande amarezza la sconfitta. E se Chabal ha twittato “che cuore: si sono meritati la vittoria. Sono stati più bravi di noi”, Le Parisien ha titolato “l’Italia sgranocchia i Bleus”. Più caustico l’Équipe che ha voluto sottolineare che quello dell’Italia resta un exploit, ma dimostra che la squadra è ben cresciuta, in particolare grazie al lavoro di Jacques Brunel”. La Francia invece è stata “debole tecnicamente e con poco carburante. Bambini viziati che si meritano uno zero netto in pagella”.

Con questa prima vittoria l’Italia si porta in testa alla classifica con Inghilterra e Irlanda. Ma il torneo è appena iniziato e sabato sarà il turno della Scozia dei “Thisles” (i cardi, simbolo della squadra). Brunel però non si sbilancia: “Concentriamoci sul match di con la Scozia. A Edimburgo sarà durissima. La vera sfida è restare a certi livelli”.

Maria Elena Zanini