Se doveva essere l’inizio della rincorsa, quella dell’Inter è una partenza lanciata. La creatura di Antonio Conte debutta in campionato strapazzando un pur volenteroso Lecce per 4-0, con un’ottima prova. La parabola morbidissima di Brozovic porta in breve tempo al raddoppio di Sensi, il migliore in campo. La rete che aspettano tutti i 64mila presenti, però, arriva nella ripresa: Lukaku bagna il suo esordio con il più facile dei gol. L’intesa con Lautaro Martinez è ancora da perfezionare, ma la netta chiusura di Marotta ad un eventuale reintegro di Icardi non lascia dubbi sulla centralità di entrambi nel progetto interista. Il missile di Candreva, uno dei peggiori e più fischiati l’anno scorso, sembra dire che l’Inter ha cambiato pelle e fa sul serio.
De Vrij out – La sorpresa per i padroni di casa arriva all’annuncio delle formazioni: forfait improvviso per De Vrij, sostituito da Ranocchia. Per il resto, confermate le indiscrezioni della vigilia: Handanovic, Skriniar e D’Ambrosio completano il pacchetto arretrato interista. Davanti a loro Candreva e Asamoah sulle fasce, Vecino, Brozovic e Sensi in mezzo. Il nuovo 9 Romelu Lukaku debutta al fianco di Lautaro Martinez. Liverani si presenta a San Siro con una linea a quattro formata da Rispoli, Rossettini, Lucioni e Calderoni e il rombo a centrocampo. Il vertice basso lo fa Tachtsidis, quello alto Falco, le mezzali Petriccione e Majer. La Mantia e Lapadula hanno il compito di provare a rovinare il debutto di Antonio Conte.
In preda di Sensi – Il ritmo è da subito alto. La prima occasione è dell’Inter, al terzo minuto: Vecino scende a destra e serve un pallone orizzontale per Lukaku. Il belga lascia passare per Martinez che apparecchia per Sensi, ma il destro dell’ex Sassuolo viene sporcato in angolo. Al tredicesimo brivido per i padroni di casa. Gli ospiti, per nulla intimoriti dal palcoscenico, ripartono con Falco, che taglia in due l’Inter e serve un filtrante per Lapadula. Il 9 protegge la palla da Handanovic in uscita ma il suo tocco sotto non supera uno Skriniar ben piazzato. Al sedicesimo la prima palla gol per l’Inter. Classica azione “contiana” che si sposta da sinistra a destra, dove Candreva fa partire un cross perfetto per la testa di Lautaro a due passi dalla porta. Il dieci, però, la schiaccia troppo e si mangia il vantaggio. Per esultare il nuovo tecnico deve aspettare solo di quattro minuti: Brozovic riceve la sponda di Asamoah – servito ancora da un brillante Candreva – e la mette sotto l’incrocio alla sinistra di Gabriel. San Siro trema, e a buttarlo giù del tutto ci pensa Sensi, che dribbla due uomini al limite dell’area e la incrocia all’angolo basso per il raddoppio interista, coronando un primo tempo da assoluto protagonista. L’ultimo sussulto del primo tempo è un sinistro di Asamoah disinnescato in calcio d’angolo da Gabriel. Il Lecce, dopo l’uno-due subito, reagisce ma non crea pericoli dalle parti di Handanovic.
La prima volta di Lukaku – La squadra di Liverani torna in campo convinta di poter riaprire la partita e Falco fa sussultare il settore ospiti con una serpentina dentro l’area nerazzurra contenuta solo all’ultimo. Lukaku prima fa sussultare San Siro con una ripartenza devastante fisicamente, poi lo fa esplodere ribadendo in rete il tiro di Lautaro non trattenuto da Gabriel. L’inchino al pubblico interista sigilla il patto d’amore con i tifosi, pronti già dall’annuncio delle formazioni a cancellare la storia – non ancora finita – con Mauro Icardi. Alla festa manca Lautaro Martinez. L’argentino prima cerca il gol con una gran conclusione da fuori area che sfiora la traversa e poi costringe Gabriel alla presa con un sinistro sporco, ma si deve arrendere ad una serata storta dal punto di vista realizzativo. Il rosso diretto che punisce Farias per un irruento intervento ai danni di Barella, appena entrato, chiude di fatto la partita. Rimane il tempo per vedere un bel gol di Politano annullato per fuorigioco di Lukaku e il capolavoro da oltre 30 metri di Candreva, che arrotonda il risultato finale. La rincorsa è partita.