Maurizio Zamparini, 76 anni, presidente del Palermo dal 2002.  Ha la fama di "mangia-allenatori": l'ultimo della serie è stato Beppe Iachini, esonerato il 10 novembre e sostituito da Davide Ballardini.

Maurizio Zamparini, 76 anni, presidente del Palermo dal 2002. È il “mangia-allenatori” per antonomasia: l’ultimo della serie è Beppe Iachini, esonerato il 10 novembre e sostituito da Ballardini.

«Calciatori vincono, allenatori perdono». Una delle frasi più famose di Vujadin Boskov si adatta bene alla realtà del calcio italiano, dove gli esoneri sono all’ordine del giorno. E infatti, dopo un inizio di stagione relativamente tranquillo, tra fine ottobre e inizio novembre diverse società di seconda fascia hanno deciso di cambiare la guida tecnica. L’obiettivo? Tentare come sempre di dare una scossa all’ambiente.

Escludendo il caso della matricola Carpi, protagonista del doppio cambio tra Castori e Sannino, la prima squadra a cambiare allenatore è stata il Bologna. Per l’ambiziosa società del presidente italo-americano Iacopina, Delio Rossi aveva deluso. Troppo pochi sei punti in 10 partite, frutto di due vittorie e otto sconfitte che hanno convinto la dirigenza rossoblù a chiamare il 30 ottobre Roberto Donadoni. L’ex allenatore del Parma ha cominciato la sua nuova esperienza nel migliore dei modi, con due convincenti vittorie contro Atalanta e Verona.

Ma il bello doveva ancora venire. Dopo la dodicesima giornata, sono saliti sul banco degli imputati Giuseppe Iachini e Walter Zenga, allenatori di Palermo e Sampdoria. Le loro squadre stavano disputando una stagione in linea con le aspettative, ma i presidenti delle due società hanno voluto cambiare lo stesso. Maurizio Zamparini, massimo dirigente del Palermo, ha confermato la sua fama di “mangia-allenatori”: l’esonero di Iachini è il 44esimo della sua carriera da presidente, il 53esimo cambio in panchina considerando anche gli allenatori richiamati in un secondo momento. Al posto di Iachini, Zamparini ha chiamato una sua vecchia conoscenza: Davide Ballardini, al Palermo già nella stagione 2008/2009.

Più complicata la situazione sulla sponda blucerchiata di Genova. Il vulcanico presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha esonerato Walter Zenga, senza avere pronto il nome del sostituto. In realtà la Samp avrebbe le idee chiare: il principale collaboratore di Ferrero, l’avvocato Antonio Romei, ha già raggiunto un accordo economico con Vincenzo Montella. Per l’ “aeroplanino” è pronto un contratto fino al 2017 a 1,4 milioni di euro a stagione più i bonus. Ma la trattativa è in fase di stallo per via della clausola rescissoria di 5 milioni che ancora lega Montella alla Fiorentina. La Sampdoria offre un milione, la società viola ne vuole almeno 3. In caso di fallimento della trattativa, la seconda scelta dei blucerchiati sarebbe Francesco Guidolin.

Roberto Bordi