Un rovescio lungolinea per tornare numero uno del tennis mondiale. Poi le mani al cielo e il timido sorriso che nasconde la consapevolezza di aver compiuto un’altra impresa. L’ennesima. Jannik Sinner vince il master 1000 di Parigi sconfiggendo in finale il canadese Auger-Aliassime, ottavo nel ranking Atp. 6-4, 7-6 il punteggio, con il 24enne di San Candido che, come spesso accade, è stato mortifero al tie-break.«È stata una partita difficile, lui serviva davvero bene e non ho avuto tante chance. Sono estremamente soddisfatto», ha dichiarato il fuoriclasse italiano nel post partita.

Parigi dolceamara – Dal Roland Garros (sconfitta al quinto set contro Alcaraz) alla Défense Arena, la capitale francese è tornata sulla strada di Sinner. Questa volta gli ha sorriso. Il rivale murciano gli ha aperto le porte per l’assalto al trono, perdendo al primo turno contro il britannico Cameron Norrie. E la volpe di Sesto Pusteria, tra i tanti soprannomi che gli hanno affibbiato media e fan, ha tenuto aperti i battenti sulla sua superficie preferita. Prima vittoria sul cemento indoor parigino, 23esimo titolo in carriera e decimo trionfo consecutivo in dieci giorni, alzando i trofei di Vienna e, appunto, Parigi. Una sinfonia di nove finali giocate nel 2025, le stesse del 2024 nonostante la sospensione di tre mesi per il caso doping.

 

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Due italiani alle ATP Finals – Battendo Aliassime, Sinner ha inoltre dato una speranza di giocare le Finals di Torino a Lorenzo Musetti che, vincendo l’Atp 250 di Atene, potrebbe portare per la prima volta due italiani tra i migliori otto del mondo nell’ultimo appuntamento dell’anno. Il canadese ha infatti rinunciato al torneo di Metz, che gli avrebbe quasi assicurato l’ultimo posto disponibile a discapito del carrarino. «Spero che Lorenzo arrivi a Torino, sarebbe bellissimo per il Paese – ha dichiarato il nuovo numero uno –. Due giocatori in singolare e una coppia in doppio. Siamo una squadra quando non ci giochiamo contro e ci sosteniamo a vicenda». Adesso, il tennista altoatesino pensa all’ultimo torneo dell’anno all’ombra della Mole, dal 9 al 16 novembre, ma «non mi importa cosa succederà. Gli ultimi due mesi sono stati pazzeschi», ha assicurato. Intanto, terrà lo scettro del ranking per la 66esima settimana in carriera, per poi restituirlo ad Alcaraz quando l’algoritmo scalerà i 1500 punti conquistati con la vittoria delle Finals dello scorso anno.

Le combinazioni per restare numero uno – A distanza di quasi due mesi dal sorpasso subito dopo lo US Open, per restare numero uno del ranking, Sinner dovrà bissare il successo del 2024 e sperare che lo spagnolo vinca al massimo due partite. I due si presentano ai nastri di partenza del torneo con 1050 lunghezze di differenza. Per ogni match del Round Robin (prima fase) si ottengono 200 punti, per la semifinale 400, per la vittoria altri 500. In totale, il bottino può ammontare da 1100 a 1500 punti, gli stessi conquistati l’anno scorso dall’altoatesino. Nel caso in cui Alcaraz vincesse tre scontri, sarebbe sicuro di chiudere l’anno in testa al ranking. Ma come ha sentenziato Aliassime dopo la sconfitta a Parigi, Sinner «al chiuso non ha debolezze». Nel 2025 è il giocatore con la più alta percentuale di successi, 89,8%: 53 vittorie sue 59 partite. Solo sei sconfitte, di cui però quattro proprio contro il rivale classe 2003. Alle Finals, i due non si sono mai incrociati. A Torino, si giocheranno ancora il trono.