Giorni da ricordare per lo sport al femminile. Una conferma e un gran ritorno hanno impreziosito il fine settimana regalando ottime prestazioni sportive insieme a grandi storie di tenacia e determinazione. Naomi Osaka e Sofia Goggia i nomi delle protagoniste. Il tennis e lo sci alpino gli sport che hanno appassionato milioni di spettatori in due competizioni di risonanza mondiale: gli Australian Open la cui finale si è disputata sabato 26 gennaio e la discesa femminile di Coppa del Mondo a Garmisch del 26 e 27.

La tennista – Naomi Osaka, 21 anni, occhi a mandorla e pelle dorata, è attualmente la tennista più forte del mondo. Nata in Giappone e cresciuta negli Stati Uniti, l’atleta inizia a mangiare polvere rossa dall’età di 16 anni fino a raggiungere, grazie alla vittoria nella finale degli Australian Open, la prima posizione del ranking mondiale: una lista stilata dalla Women’s Tennis Association (WTA) che riunisce le più forti giocatrici di tennis del mondo. Un ultimo scontro, quello di Melbourne, vinto battendo in tre set la ceca Petra Kvitova. Dopo il primo posto agli U.S. Open del settembre 2018 a New York contro una Serena Williams decisa a sbaragliare tutti, la tennista giapponese si aggiudica la prima prova stagionale del Grande Slam. Prima giocatrice asiatica a salire sul podio più alto del tabellone mondiale, Osaka è la 26esima donna a conquistare la posizione numero uno della classifica Wta e la seconda più giovane di sempre dopo la danese Caroline Wozniacki, che raggiunse il vertice nel 2010 a 20 anni. «Vorrei vedere dopo posso arrivare» aveva detto qualche mese fa, prima della competizione australiana.

La sciatrice – Sofia Goggia, 26 anni, piglio deciso e sorriso quasi sempre in mostra, tranne quando è in pista, dove la concentrazione è massima. Bergamasca, debutta nella sua prima competizione giovanile a 15 anni. L’ascesa è rapida. Nel 2013 si ritrova nella squadra italiana di Coppa del Mondo e qualche anno dopo viene inserita nel team degli atlenti “polivalenti”. La Goggia infatti gareggia in quattro discipline differenti con la qualifica di prima sciatrice italiana ad aver conquistato podi in tutte e quattro le tipologie di sci alpino. Nell’ottobre del 2018 una frattura al malleolo la costringe ad un lungo periodo di inattività, 10 mesi per l’esattezza. «Tornerà forse nel 2019» avevano scritto i giornali e così è stato. Sofia Goggia è tornata e si è fatta sentire. Un secondo posto nel Super G e un altro nella discesa libera della Kandahar di Garmisch. Due grandi affermazioni in due giorni e un test più che superato per la giovane atleta che ha archiviato così il 24esimo podio della carriera. Oltre all’eccellente prestazione fisica, forte è stata la dimostrazione di resistenza psicologica, indispensabile a una veocista costretta all’immobilità. «Evviva la lentezza e la velocità che ne conseguirà» aveva detto subito dopo l’infortunio. ha mantenuto la promessa. La prossima sfida mondiale è il 5 febbraio ad Are, in Svezia.