Il tecnico dell'Inter Andrea Stramaccioni

“Sto facendo un riassunto di tutte le cose che sono successe per capire qual è il bene dell’Inter”. Massimo Moratti dovrà riflettere a lungo per salvare qualcosa di positivo della stagione dell’Inter. Nono posto (dopo 14 anni i nerazzurri non parteciperanno a una competizione europea), 16 sconfitte, 57 gol subiti (seconda peggiore difesa della serie A): tutto questo pesa sulle spalle sul tecnico Andrea Stramaccioni, sul quale ora il presidente dovrà deciderne il futuro in nerazzuro.

Il deludente finale di campionato (una sola vittoria e sette sconfitte nelle ultime otto partite) pesano come un macigno sulla gestione della squadra da parte dell’allenatore romano. A sua difesa Stramaccioni ha sempre posto la questione degli infortuni, che hanno falcidiato la rosa fino a costringerlo a inserire elementi della Primavera. Ma per Moratti questo non sembra bastare per rinnovargli la fiducia.

L’allenatore nelle ultime settimane è apparso nervoso e suscettibile alle critiche, soprattutto con i giornalisti.

“Non mi piace dire che un’era è finita”, ha aggiunto il presidente all’uscita dei suoi uffici a Milano. I risultati però sembrano convincerlo della necessità di un cambiamento. E l’annunciato addio di Walter Mazzarri alla panchina del Napoli sembra avvicinare sempre di più l’esonero dell’attuale tecnico. L’allenatore del Napoli piace molto a Moratti e alla dirigenza che sembra aver abbandonato al suo destino Stramaccioni. Con il toscano il presidente dell’Inter vorrebbe rifondare la squadra e riaprire un nuovo ciclo. L’ennesimo.

All’uscita dei suoi uffici a Milano, Moratti si è diretto verso la sede dell’Inter per incontrare alcuni uomini d’affari orientali. Che sia anche questo un motore che spingerà i nerazzurri verso una nuova gestione? Intanto Stramaccioni sembra essersi rassegnato rimettendo ogni decisione sul suo futuro nelle mani del presidente


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Luigi Caputo