La Supercoppa Italiana, giocata nella serata di giovedì 16 gennaio allo stadio Città dello Sport Re Abd Allah di Gedda, Arabia Saudita, ha visto la Juventus di Massimiliano Allegri sollevare il trofeo per l’ottava volta, diventando la squadra con più successi in questa competizione. I bianconeri si sono imposti per 1-0 nei confronti di un Milan compatto e tatticamente preparato, ma non incisivo nelle molte occasioni concesse. A decidere la partita è l’uomo delle finali, Cristiano Ronaldo. Forti polemiche sull’arbitraggio del signor Banti, tra mancati cartellini e un presunto rigore non dato ai rossoneri nel finale.

Cristiano Ronaldo (Ansa- EPA/STR)

La partita – Iniziata alle 18.30 ora italiana, la trentunesima finale di Supercoppa Italiana vede Juventus e Milan disposte in campo con un 4-3-3 a specchio: Douglas Costa al posto dell’infortunato Mandzukic, con Bernardeschi fuori per i bianconeri, Cutrone al posto del febbricitante Higuain, che si limita a partire dalla panchina, sollevando più di un dubbio sulla sua imminente partenza per Londra, destinazione Chelsea. La Juventus sembra da subito voler prendere in mano il pallino del gioco, grazie anche alle continue proiezioni offensive sulla fascia destra di Cancelo e Douglas Costa. Il primo tempo si chiude con un’acrobazia di Ronaldo che finisce di poco sopra la porta difesa da Donnarumma. La prima vera occasione per i rossoneri arriva invece al 48′, con un sinistro di Cutrone da dentro l’area, che batte Szczesny ma viene fermato dalla traversa. La partita cambia al 16′ della ripresa, quando Pjanic pesca Cristiano Ronaldo che beffa la difesa del Milan, e da due passi batte di testa Donnarumma. È 1-0 per i bianconeri, è il settimo gol del portoghese nelle ultime otto finali giocate, tra Juventus e Real Madrid. A venti minuti dalla fine un brutto intervento con il piede a martello costa il cartellino giallo al rossonero Kessie: l’arbitro, richiamato dal Var, decide di andare a rivedere il fallo e cambia la sua decisione. Sarà cartellino rosso, con il Milan costretto a terminare la partita in dieci uomini. Al minuto 86′, un presunto fallo di Emre Can ai danni di Conti in area bianconera accende di nuovo la polemica: contestata la decisione di Banti di non controllare il Var. La partita finisce così sull 1-0, con la Juve che porta a casa il primo trofeo del 2019.

La polemica – Una finale caratterizzata dalle polemiche, con forti contestazioni verso l’arbitro Banti e l’assistente al Var Guida. Diversi gli episodi contestati, a partire dal fuorigioco inesistente di Cutrone sullo 0-0: dopo la segnalazione del guardalinee, l’arbitro decide di interrompere l’azione, anziché lasciar proseguire ricorrendo ad un controllo successivo del Var. Il replay mostrerà come l’attaccante rossonero fosse tenuto in gioco da Alex Sandro. Giuste invece le decisioni sui gol della Juventus, entrambe arrivate grazie all’aiuto della tecnologia: regolare la posizione di Ronaldo nel primo gol, oltre la linea quella di Dybala nel secondo pochi minuti dopo, che viene infatti annullato. Al minuto 73′ Kessie entra con il piede a martello su Emre Can: intervento in ritardo, ma giudicato non volontario dall’arbitro, che estrae il cartellino giallo per il giocatore rossonero. La chiamata del Var lo convince però a rivedere l’azione, e qui il colore del cartellino cambia: rosso per Kessie e Milan che chiude la gara con l’uomo in meno. La polemica torna ad accendersi a quattro minuti dalla fine, quando Emre Can atterra Conti nell’aria di rigore bianconera. Banti lascia correre, i giocatori rossoneri chiedono a gran voce il calcio di rigore, ma l’arbitro decide di non consultare nemmeno il Var per rivedere l’azione. Higuain, entrato nel finale (71′ per Castillejo), non ci sta e si infuria con l’arbitro e con l’ex compagno bianconero Bonucci.

Le interviste – A fine partita molte delle dichiarazioni sono rivolte proprio all’arbitro Banti e alla gestione dei cartellini e degli episodi. Il primo è stato il capitano rossonero Romagnoli, che nell’intervista a fine partita dichiara: «Noi ammoniti ad ogni costo, gestione fastidiosa dei cartellini. Se portiamo rispetto dobbiamo anche riceverlo». Dure anche le parole di mister Gattuso, che in conferenza stampa si dice arrabbiato per il fuorigioco fischiato su Cutrone, e per non aver lasciato proseguire l’azione, come successo in occasione del gol annullato a Dybala. Massimiliano Allegri invece fa i complimenti ad i suoi giocatori per il primo trofeo conquistato nel 2019.