Una gara in parallelo, uno contro uno. Una sfida a squadre spettacolare, ma anche criticata. A spezzare lo svolgersi delle gare individuali arriva il Nation Team Event, in programma martedì sera ai Mondiali di sci alpino di Schladming. Voluto dalla Federazione Internazionale proprio per aumentare la spettacolarità, grazie al confronto diretto tra gli atleti, il format arricchisce per la seconda volta il programma dei mondiali. Introdotto, con molte critiche, a Garmisch nel 2011, vide l’Italia conquistare il quarto posto, a un passo dal podio.
È una formula in cui è difficile fare pronostici, visto che si tratta di una gara velocissima in cui due atleti si sfidano in contemporanea su un tracciato a metà fra un gigante e uno slalom. Passa il turno la squadra che vince 3-1 o, in caso di parità, quella con il tempo totale più basso.
L’Italia, magari con un po’ di fortuna, può sperare in una medaglia. I nostri, che partiranno dagli ottavi di finale, contro la Repubblica Ceca, schierano Davide Simoncelli, Roberto Nani e Matteo Marsaglia tra gli uomini, mentre le tre azzurre saranno Elena Curtoni, Chiara Costazza e Denise Karbon.
Quello che è certo è che l’Austria, paese ospitante e un po’ in crisi di risultati anche in Coppa del Mondo, farà di tutto per vincere l’oro e risalire in un medagliere che la vede solo nona. Per questo gli austriaci schierano il loro uomo di punta, Marcel Hirscher, che quest’anno ha pochi rivali in slalom. Da tenere d’occhio anche la Francia, che cercherà di difendere il titolo conquistato a Garmsich, e la Svezia.
Intanto arrivano buone notizie per Lindsey Vonn, la campionessa statunitense che era caduta nel Super G e che aveva riportato la rottura del legamento crociato anteriore e del collaterale, oltre alla frattura del piatto tibiale del ginocchio destro. L’intervento chirurgico è riuscito, ha dichiarato il medico del team Usa. E la stessa atleta assicura su Facebook: “Tornerò in pista”.
Enrico Tata