Dopo la prima vittoria contro Novak Djokovic, il ventiduenne Jannik Sinner potrebbe conquistare altri due primati: battere il suo sfidante di stasera, il danese Holger Rune, e diventare il primo italiano a disputare le semifinali dell’Atp a Torino.
Le due giovani promesse del tennis (Rune è nato nel 2003) si incontreranno dopo le 21. Prima di loro, si disputerà un doppio (Marcel Granollers e Horacio Zeballos contro Maximo Gonzalez e Andrés Molteni) e la partita del serbo Djokovic contro il polacco Hubert Hurkacz. Una sfida che guarderanno in molti, quella fra Sinner e Rune. Dopo il successo in tv del match di martedì 14 (oltre 3 milioni di spettatori), la Rai ha deciso di cambiare la programmazione di Rai 1 per non fare concporrenza alla seconda rete dopve sarà trasmessa la partita di questa sera.

Jannik Sinner celebra la vittoria contro Novak Djokovic (Ansa / Alessandro Di Marco)

Obiettivo semifinali – Per essere sicuro di qualificarsi come primo in classifica, Foxy (questo il soprannome del tennista) deve battere l’avversario sul campo del Pala Alpitour. Occhi puntati anche su Djokovic: cedendo anche solo un set a Hurkacz, lascerebbe passare alle semifinali Sinner e Rune.
Al di là del risultato, quella che verrà disputata sarà una sfida fra personalità e background diversi. Rune, disinvolto, quasi un divo fuori dal campo, è arrivato alle Atp Finals affrontando la rottura con il precedente coach e il sodalizio con quello nuovo, Boris Becker, che lo ha aiutato ad arrivare a Torino fra gli otto tennisti migliori.
Davanti a lui, uno Jannik Sinner che si trova proprio sul suo terreno di gioco: il cemento indoor, proprio come si è allenato per anni nella sua vita in montagna. Un terreno scelto di proposito dall’organizzazione della competizione e che gli permette di mantenersi veloce e pericoloso nelle battute che hanno messo in difficoltà anche Djokovic.
L’ultima volta si sono incontrati al Master di Montecarlo. Allora, il danese aveva strappato la vittoria sulla terra battuta, lasciando Sinner a bocca asciutta. Questa sera, potrebbe essere l’italiano a ricambiare il favore.

Una storia da campione – Il tennista altoatesino si addormenta alla sera e si sveglia al mattino con una sola idea in testa: allenarsi, migliorare, non fermarsi, spingere i propri limiti un passo più in là. La stessa inquietitudine che ha caratterizzato in passato anche Federer, Nadal e Djokovic. Al tempo stesso, però, ciò gli ha garantito una costante crescita. Proprio questo lo ha portato fino alle Atp Finals.
Dieci tornei vinti in carriera, quasi metà dei quali conquistati solo quest’anno. Sinner porta avanti il nome dello sport italiano. Anche un altro campione nazionale riconosce il suo valore. In un’intervista a La Stampa, il fenomeno degli sci Alberto Tomba ha parlato del giovane atleta con la stima del fuoriclasse che riconosce un proprio simile. «Ha quella marcia in più dei campioni. Da oggi Sinner entra nel nostro club ristretto, quello composto da me, Valentino Rossi e Federica Pellegrini».