Il gioco è bello quando dura poco. Non nel tennis, non per Jannik Sinner, costretto ad arrendersi a Carlos Alcaraz nella semifinale di Indian Wells (1-6, 6-3, 6-2) e a ripartire da capo dopo un periodo di onnipotenza chiuso con 19 vittorie di fila. Una sconfitta commentata con una leggera amarezza («Sicuramente è dura che tutto finisca così qui perché per me questo è un posto davvero speciale in cui giocare. Ho perso, ma ci saranno altre occasioni») a cui ha fatto eco quella degli utenti social, rammaricati dalla fine di un percorso iniziato con le tre vittorie in Coppa Davis nel 2023.
Le interruzioni – Sul 2 a 1 per Sinner nel primo set, la semifinale tra i due giovanissimi è stata interrotta per oltre tre ore a causa della pioggia. Si è trattato del secondo stop per Alcaraz, dopo quello del quarto di finale contro Alexander Zverev per un’improvvisa invasione di api: i social hanno commentato con ironia questa doppietta, insinuando la presenza di poteri magici nello spagnolo in grado di fargli vincere le partite. Nessuna magia, però, perché Sinner ha vinto dopo la ripresa quel primo set, ma poi si è arreso di fronte al cambio di strategia dell’avversario senza riuscire a trovare le contromisure: «Sono stato troppo prevedibile, ho sbagliato molti dritti. Poi Alcaraz ha cambiato tatticamente due o tre cose che devo studiare per essere pronto la prossima volta. Io ho continuato a fare sempre le stesse cose». In altre parole è mancato il “piano b“, complice anche un calo fisico per una botta al gomito rimediata nel terzo set e un problema al ginocchio sinistro, che gli utenti social non sembrano aver minimamente inserito tra le ragioni della sconfitta: «Se non ci fossero state interruzioni, Sinner avrebbe vinto anche stanotte».
Un senso di lutto – «Diciamolo francamente, la vera finale di Indian Wells è stata Sinner-Alcaraz. Ci vediamo a Miami». È solo uno dei commenti apparsi sulle piattaforme a discapito della finale del Masters 1000 di Indian Wells giocata da Alcaraz e Daniil Medvedev e vinta dal primo in due set (7-6, 6-1), come se lo stop in semifinale dell’altoatesino avesse assopito la voglia di guardare lo scontro successivo. La sconfitta di Sinner dopo 19 partite (l’ultima era stata il 19 novembre scorso) è stata percepita come un lutto e per questo sono stati tanti i messaggi quasi dal sapore di cordoglio: «Grazie lo stesso, campione», «Persa una battaglia», «Peccato, ma il futuro è tuo».
La prossima sfida – Archiviata la pratica Indian Wells e sfumato il traguardo di numero 2 del mondo, si pensa già al prossimo torneo. Il Masters 1000 di Miami, in cui Sinner ha raggiunto e perso la finale lo scorso anno, è un percorso da difendere e per cui c’è già attenzione: «Sono stato positivo durante tutta questa serie di vittorie, lo rimango anche adesso. Sono già concentrato per il prossimo torneo in cui ci sarà anche Matteo Berrettini. Sono molto contento». I social sono tutti con lui.