L’attesa dello scudetto nel quartiere Sanità (foto Ansa/Cesare Abbate)

Dimmi quando vincerai. Quando, quando, quando. Napoli si prepara per la terza volta a una serata di festeggiamenti, sperando che sia il giorno giusto. Il pareggio che domenica è sembrato uno sberleffo ai tifosi del Napoli è quello che ora basterebbe alla squadra di Luciano Spalletti nella partita contro l’Udinese di giovedì 4 maggio per aggiudicarsi matematicamente lo scudetto. Le strade della città sono un mare azzurro di festoni, cristallizzate nell’attesa, pronte a esplodere in festa dopo due occasioni mancate.

A un passo dalla vittoria –  Dopo mesi di giocate che hanno consolidato una distanza netta dalle altre squadre, la capolista ha accumulato 79 punti. La Lazio, seconda in lizza, 64. Se la squadra di Maurizio Sarri vincesse tutte le partite che mancano alla fine del campionato arriverebbe a pareggiare il Napoli, a cui quindi manca un solo punto per mettersi al sicuro, che si ottiene tramite un pareggio.

Due colpi a salve – Prima è sfumata la possibilità di vincere automaticamente il 30 aprile, alla doppia condizione di una sconfitta della Lazio contro l’Inter e di una vittoria del Napoli contro la Salernitana. La squadra di Sarri ha perso con i neroazzuri, ma il derby partenopeo si è chiuso con un pareggio e le celebrazioni sono state congelate. Chi era tornato apposta per vedere la squadra vincere in casa ha rifatto i bagagli ed è ripartito il lunedì. Sfiorati i festeggiamenti anche mercoledì sera, che sarebbero scoppiati se il Sassuolo avesse sconfitto la Lazio. Forte di un 2-0, la Lazio si è presa tre punti ma il Napoli la distacca ancora di quindici.

Terzo ciak – Lo stadio Maradona brulicherà di tifosi giovedì sera, ma la partita si vedrà sui maxischermi. Il Napoli è volato in Friuli per giocarsi questa nuova chance contro l’Udinese: potrebbe essere la volta buona anche se, hanno raccontato alcuni, «vincere in casa domenica avrebbe avuto un altro sapore». Se perdesse, ricomincerebbe il valzer: bisognerebbe aspettare i punteggi della Lazio, che giocherà sabato 6 contro il Milan, e in caso di un’altra vittoria di Sarri, il Napoli dovrebbe ancora attendere di incontrare la Fiorentina in campo la domenica.

I tifosi del Napoli accolgono la squadra fuori dall’aeroporto friulano
(foto Ansa/Lorenzo Padovan)

I preparativi – Il centro storico di Napoli dalle ore 21 sarà blindato per le macchine e saranno allestiti diversi punti di pronto soccorso mobile per le strade. Sarebbe il terzo scudetto per il Napoli, dopo due vinti con Maradona, l’ultimo nel 1990. Festoni e bandiere sventolano da giorni su Spaccanapoli e sui quartieri spagnoli, il salumiere star di TikTok Donato De Caprio (celebre per la frase di rito “Con mollica o senza”) ha dedicato alla squadra un panino azzurro.
«Nel mio palazzo una signora ha organizzato una colletta, 16 euro ad appartamento, per una tovaglia a scacchi da mettere sui balconi, arrabbiandosi se non veniva esposta al momento giusto», ha detto una ragazza che abita a Fuorigrotta, il quartiere dove si trova lo stadio.
Nell’attesa delle 20:45, ora del fischio d’inizio, la città è avvolta da una quiete innaturale: «Non ho mai visto Napoli così tranquilla», ha commentato una fotografa che vive vicino al centro. I tifosi si sono abituati alla sospensione: «Sappiamo che succederà, ma non quando».