Balotelli e El-Shaarawy

Balotelli e El-Shaarawy sulla spiaggia di Rio De Janeiro

L’impatto con l’autunno brasiliano non sembra aver intristito più di tanto la nazionale di Prandelli. Martedì 11 giugno, secondo giorno della spedizione per la Confederations Cup, è in programma l’ultima amichevole in vista dell’esordio ufficiale nella manifestazione, previsto domenica 16 giugno al Maracanà contro il Messico.

Sarà la nazionale di Haiti, al momento 63esima nel ranking Fifa, a testare la preparazione – e soprattutto la concentrazione – degli azzurri. La formazione che ha in testa Prandelli si preannuncia in realtà molto diversa da quella che ha sofferto contro la Repubblica Ceca. “Giocherà chi non è sceso in campo a Praga: voglio vedere giocatori che penso possano avere delle prospettive”, ha detto il commissario tecnico degli azzurri.

In attesa delle indicazioni del campo, gli animi dei calciatori sembrano distesi. Nessuna conseguenza per il tweet polemico di Balotelli dopo l’espulsione con la Repubblica Ceca, caso subito smorzato da SuperMario con un messaggio di scuse. E non sembra aver influito nemmeno il “prosciutto-gate”, cioè il sequestro di alcuni beni alimentari che viaggiavano insieme alla nazionale e che sono stati bloccati alla dogana per questioni tecniche.

Anche se, momentaneamente, la squadra di Prandelli dovrà fare a meno di parmigiano, bresaola e prosciutti, si potrà consolare con le quattro console di videogame arrivate dall’Italia insieme a relativi maxi-schermi, tavoli da ping-pong e flipper. Passatempi ai quali magari gli azzurri, come hanno già fatto El Shaarawy e Balotelli, preferiranno la possibilità di giocare a calcio-tennis sulle spiagge di Rio.

L’Italia partecipa alla Confederations grazie al secondo posto agli ultimi Europei in Polonia e Ucraina, “ripescata” perché la spagna è anche campione del mondo. Oltre al Messico, le altre avversarie degli azzurri saranno il Giappone di Zaccheroni, già qualificato ai prossimi mondiali brasiliani, e soprattutto i padroni di casa carioca. L’Italia vanta solo un’altra partecipazione a questa sorta di anticipo di mondiale. E non andò affatto bene: con Lippi in panchina, nel 2009, la nazionale campione del mondo in carica uscì già nella fase a gironi, perdendo rovinosamente contro il Brasile e soprattutto contro l’Egitto.

Le attuali avversarie incutono timore e meritano rispetto. Ma fare meglio rispetto a quattro anni fa è una missione sicuramente alla portata di Prandelli e dei suoi ragazzi. Con la speranza che le spiagge, i divertimenti e l’astinenza da prosciutto e parmigiano non restino i soli ricordi di quest’avventura sportiva.

Francesco Loiacono