Wang Jianlin, seconda persona più ricca della Cina

Wang Jianlin, seconda persona più ricca della Cina secondo la rivista Hurun

I diritti tv della Serie A diventano cinesi. È questo l’esito di una trattativa che ha visto protagonista la società immobiliare Wanda, gestita dal miliardario Wang Jianlin  e il gruppo svizzero Bridgepoint. Al centro c’era un piatto non da poco: l’acquisto di Infront, società detentrice dei diritti tv della massima serie di calcio italiana, nonché sponsor di numerose squadre tra cui Milan e Inter.

Nel 2011 il 20 per cento di Infront fu acquistato da Bridgepoint, ma adesso sono i cinesi ad aver rilevato il totale della società di marketing e comunicazione. Un miliardo e mezzo per il cento per cento delle quote. Jianlin può contare del resto su 16,2 miliardi di patrimonio, derivati dalla proprietà di sale cinematografiche in tutto il mondo. E non è nuovo nel panorama sportivo europeo: era già entrato nell’universo dell’Atletico Madrid come socio, dopo aver sborsato 45 milioni di euro.

A spiegare la mossa è un comunicato della stessa società cinese Wanda: «Infront è posizionata al meglio per supportare la Cina nella sua capacità di attrarre i più importanti eventi sportivi, essendo già coinvolta nello sviluppo e nella gestione di un’ampia gamma di eventi internazionali di altissimo profilo». Il numero uno di Infront, Philippe Blatter è il nipote del presidente della FIFA Joseph Blatter. E si è detto certo che l’acquisizione «farà crescere il nostro business, sia a livello internazionale sia in Cina».

Marco Bogarelli dovrebbe rimanere presidente del ramo italiano di Infront, ma potrebbero esserci ulteriori sviluppi anche su altri fronti. Il cambio di proprietà potrebbe cambiare anche il modo di raccontare le partite e tutti gli aspetti tecnici. Compresi replay e moviole. La nuova Infront cinese potrà essere l’arbitro terzo e imparziale che in molti chiedevano per la produzione televisiva degli incontri. Annullando così ogni polemica su inquadrature di parte, replay “faziosi” e via dicendo. Niente più litigi come quello tra Milan e Juventus dopo il fuorigioco non-fuorigioco dello juventino Tevez nella sfida nel 7 febbraio tra le due squadre. Ma su tutto questo peseranno le decisioni della Lega Calcio e della FIFA.

Alessio Chiodi