È uno dei “tre don” che hanno ricevuto dalle mani del rettore della Statale di Milano, Gianluca Vago, il titolo di dottore honoris causa in comunicazione pubblica e d’impresa, lo scorso 4 dicembre. È Virginio Colmegna, un prete che viene definito “di strada” per il suo impegno sociale nei confronti dei più deboli e degli emarginati. “Ma sono solo un prete”, tiene a chiarire all’inizio del suo discorso, di fronte ad una sala strapiena, tenendo fede ad uno stile che non prevede appariscenza.

La sua attività è infatti nel silenzio delle periferie, quelle che don Colmegna definisce “il punto strategico da cui guardare il mondo per cambiare la società”. Il suo intervento non si ferma qui. Parla anche di università. “Lo studio – continua don Virginio – deve preparare e formare cittadini consapevoli, che sappiano fare giustizia: è il primo passo per creare una convivenza fraterna fra gli uomini”.

Ma don Colmegna non risparmia critiche alle istituzioni. Parla di una legislazione inadeguata a recepire le esigenze dei poveri e anche la stampa non è esente da critiche. Secondo lui molti giornalisti raccontano una verità spesso parziale e questo rende difficile ai cittadini comprendere la realtà della società che li circonda.

Articolo di Alessio Chiodi. Intervista video di Lara Martino