Come procede la scommessa dei "Beni comuni"

Otto progetti, realizzati con il sostegno di Fondazione Cariplo e Labsus, per i luoghi d'Italia che vogliono tornare a vivere ospitando nuovi ambienti

Centri urbani svuotati, biblioteche, un’ex fabbrica di sassofoni, ettari di verde e una villa del Settecento: a che punto sono gli otto progetti per i luoghi d’Italia che vogliono tornare a vivere ospitando nuovi ambienti con l’aiuto di Fondazione Cariplo e Labsus.

La prima parte dello speciale di Sestina: cos’è un “Bene comune”?

Gli studenti del master in giornalismo della scuola “Walter Tobagi” hanno collaborato allo storytelling delle otto iniziative tra giugno 2017 e aprile 2018.

Lodi – Educazione e partecipazione a km 0

Un terreno incolto che diventa “Bene comune” in cui lavorano disoccupati, ex carcerati e ragazzi disabili. È questo l’intervento che l’Ong Movimento contro la fame nel mondo, il Comune e altri enti del sociale vogliono realizzare in un campo di un ettaro e mezzo a Lodi. L’iniziativa ha ottenuto il finanziamento della Fondazione Cariplo, pur con qualche intoppo burocratico, e ha avuto esito positivo: il Comune ha acconsentito alla cessione del terreno e tra poco inizieranno i lavori. Nel frattempo, comunque, organizzazioni e i cittadini attivi per il progetto non si sono abbattuti, e hanno iniziato a coinvolgere la comunità nelle attività previste dal progetto, anche senza campo. Già da gennaio hanno cominciato l’attività nelle scuole, per educare gli alunni in tema di ambiente, salute, alimentazione e introdurli al concetto di beni comuni. Hanno già incontrato 50 classi, 1000 studenti. In tutto, 200 classi hanno fatto adesione. A non buttarsi giù nonostante il “blocco” ha aiutato anche la disponibilità, fondamentale, della parrocchia di San Fereolo, riferimento e centro aggregativo per i giovani del quartiere. Ora, tutto è pronto. Tra poco ci sarà la conferenza stampa e l’evento di presentazione del progetto ai cittadini. Un programma che durerà almeno quattro anni. Per trasformare un luogo di abbandono in un centro di aggregazione, nel cuore pulsante di una comunità.

Seveso (Monza e Brianza) – Villa Dho: da casa padronale a casa aperta

Seveso non è più il disastro della diossina. È una villa settecentesca divenuta luogo di attività culturali e inclusione sociale. Succede a Villa Dho: lasciata al Comune dall’erede di una famiglia nobiliare, da proprietà privata ora è casa aperta. I suoi spazi sono dedicati all’accoglienza e a una casa-famiglia per ragazze con un passato difficile. Ma compiuta la maggiore età le proroghe per l’affidamento non sono estendibili oltre i 21 anni. Da qui l’idea di Natur&-Onlus: ristrutturare la casa del custode e renderla un’abitazione per donne sopra quell’età. I permessi per il restauro ci sono ed è terminata la ripulitura della facciata. Ai lavori hanno partecipato molti volontari, tra cui alcuni ragazzi con disabilità psichica ed ex detenuti che collaborano con la cooperativa La bottega di Lissone.

Vimercate (Monza e Brianza) – Cinque spazi per i giovani

Un laboratorio di stampanti 3D, uno di cinema, un altro di teatro, una ciclofficina e una web radio: nel Vimercatese le passioni sono davvero “in Comune”. Cinque amministrazioni locali, infatti, hanno permesso la nascita di altrettanti progetti (e spazi, luoghi fisici in cui realizzarli) per i giovani. Tre laboratori (il cinema a Bellusco, la ciclofficina a Mezzago, le stampe 3D a Usmate Velate) sono partiti a gennaio 2018 e funzionano, coinvolgendo anche i cittadini e alcune associazioni. Quello radiofonico (a Burago di Molgora) è ora atteso da alcuni lavori di ristrutturazione, mentre quello teatrale (a Ornago) necessita di interventi strutturali maggiori ma collabora già con la compagnia locale.

Casalmaggiore (Cremona) – Casalmaggiore 2.0

La via di Casalmaggiore dove le automobili sfrecciavano velocissime sarà presto uno spazio a misura d’uomo. Negli anni via Baldesio è stata un luogo di passaggio: il 30 per cento degli appartamenti del centro è vuoto e 70 botteghe del paese sono state chiuse. Per riscoprire il centro, nel 2014 in via Baldesio è stata sperimentata per due giorni una Zona30, su invito dell’associazione Gasalasco Oglio Po e con l’appoggio di sponsor privati e di volontari. La carreggiata è stata ristretta al minimo consentito dalla legge e sono stati costruiti nuovi spazi pedonali con sedie, sdraio e piante. L’esperimento è piaciuto ed è stato prolungato di tre mesi. Presto finiranno i lavori che renderanno il rallentamento permanente e il centro un luogo più vivibile.

Como – Orti, ulivi e alpeggi: riscoprire la tradizione

Cernobbio, Laglio e Mezzegra sono i tre vertici del triangolo della riqualificazione coinvolto nel bando “Beni comuni” che ha ottenuto il finanziamento di Fondazione Cariplo. Un triangolo di cui fanno parte il sentiero di Cernobbio, l’oliveto di Laglio e la “bolla” di Mezzegra. Sono queste le tre componenti del progetto di riqualificazione del territorio del Lario-Intelvese, coordinato dall’omonimo Consorzio Forestale: «A Laglio abbiamo sistemato il frantoio e ripulito l’area dell’oliveto», spiega il presidente del Consorzio Matteo Monti, «a Cernobbio abbiamo terminato l’iter burocratico con il Comune e pochi giorni abbiamo avviato i primi workshop di formazione a cui parteciperanno anche i cittadini». Il sentiero di Cernobbio interessato dal progetto è la via Oliera, oggi ostruita da specie infestanti. Ancora per poco, però. Perché a inizio aprile sono partiti i primi interventi di pulizia dell’area con l’obiettivo di realizzare degli orti pubblici. Tutto fermo, infine, a Mezzegra. Dove la neve non ha permesso di avviare i lavori di riqualificazione, che dovrebbero partire quest’estate per terminare nel 2019.

Capergnanica (Cremona) – Raggiungere l’arte in bicicletta

Manca poco alla fine dei lavori che hanno ridato vita alla cappella di Capergnanica, in provincia di Cremona. La chiesetta dedicata alla Madonna attende solo la pavimentazione ecocompatibile del percorso ciclopedonale, che permetterà di raggiungerla a piedi e in bicicletta. Il complesso religioso settecentesco appena restaurato è pronto a esordire nelle giornate del Fai (Fondo ambiente italiano) dal 15 aprile, quando anche il libro che ne descriverà l’arte sarà pubblicato. Lo storico Matteo Facchi, insieme alle restauratrici degli affreschi della cappella Elena Donnini, Maria Pasqui e Annalisa Rebecchi, racconterà una pittura lombarda sconosciuta al pubblico per decenni e finalmente visitabile dopo anni di abbandono.

Quarna Sotto (Verbano-Cusio-Ossola) – Riapriamo la Grassi

A Quarna è quasi primavera, ma la neve sfiora gli alberi e le sue montagne. Dalle finestre della fabbrica Grassi, la storica ditta che produceva sassofoni e strumenti musicali, si osserva il tempo che passa e le stagioni che cambiano. Le pareti, negli anni, hanno visto lavorare decine di operai. A nove mesi dalla proposta a Fondazione Cariplo di riqualificare l’edificio, per farlo diventare la Casa della comunità, i lavori sono iniziati. Il piano terra è stato sgomberato da ragnatele, vecchi attrezzi e dai segni del tempo. Lo spazio è libero e pronto per la comunità. I macchinari per la produzione degli strumenti musicali sono stati conservati. I volontari li hanno messi in una stanza, al piano di sopra. Attaccato alla porta di vetro c’è un cartello che dice: «Non buttare».

Cremona – Cittadinanza in movimento

Gli orti a scuola, il sentiero dei profumi, la giornata “Disegnodanza” e quella ecologica. Sono solo alcuni dei risultati di Cittadinanza in movimento, il progetto del comune di Cremona per far rivivere il quartiere Po. Dopo il successo dello scorso anno, il percorso continua con nuove iniziative. I volontari che gestiscono gli orti didattici delle scuole fanno incontri formativi sulla botanica e l’alimentazione. Il gruppo sport invece organizza le camminate e altre attività all’aria aperta. Alcuni genitori si sono coordinati per organizzare le feste di compleanno al parco Sartori. Mentre i nonni si ritrovano per raccontare le storie del quartiere. Continua anche il percorso di rigenerazione degli spazi pubblici, grazie ai giovani architetti dell’associazione Arya.